Il Consiglio di amministrazione della Centrale del Latte di Alessandria e Asti ha convocato i sindacati che ritengono verrà comunicata l’impossibilità di trovare un partner industriale. Si teme la liquidazione. Sono circa 50 i posti di lavoro a rischio.
“La scelta della procedura intrapresa dal Consiglio di Amministrazione è stata quella che maggiormente tutelava la ricerca della salvaguardia dei posti di lavoro e della continuità aziendale. In attesa che venga definito lo scenario specifico, il Consiglio di Amministrazione introdurrà tutte le azioni necessarie nell’interesse dei dipendenti e dell’azienda.” – ha precisato il consiglio di amministrazione di Centrale del Latte di Alessandria e Astia seguito della seduta tenutasi ieri per fare il punto della situazione al 31 marzo 2024, l’analisi della situazione delle vendite al 30 aprile 2024 e l’aggiornamento dell’esame delle manifestazioni di interesse pervenute.
“Preso atto dell’assenza di formali proposte vincolanti per l’acquisizione della Società e della conseguente comunicazione del dottor Ezio Cizza, esperto nominato dalla Camera di Commercio per la procedura di Risoluzione Negoziata della crisi, per la chiusura della stessa, il Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’interruzione dell’attività compatibilmente con gli impegni commerciali assunti e con lo smaltimento delle scorte di prodotti presenti in magazzino, non sussistono più le condizioni per la continuità aziendale”.
Domani, giovedì 9 maggio, manifestazione dei lavoratori della Centrale del Latte davanti all’azienda sia in via Massobrio che in via Pisacane.
