Il programma elettorale della lista civica “Bergamo Insieme”, allineati a fianco Elena Carnevali. Durante la presentazione hanno parlato Paolo Aresi, Maria Teresa Birolini, Ugo Riva, Dario Guerini E Claudio Armati.
«Bergamo avrà un futuro solo se ricominceremo a vedere i bambini per strada. Di questo passo la città non solo non ha futuro, ma si avvia verso l’estinzione. L’impegno per la ripresa della natalità è il primo punto del nostro programma” hanno spiegato i rappresentanti, riassumendo gli elementi salienti del programma.
«Il secondo punto – hanno proseguito – è l’impegno per l’integrazione dei giovani, per affrontare la terribile emergenza educativa che riguarda anche il nostro territorio e in particolare le famiglie più fragili, quelle che spesso vivono nei quartieri. E sono proprio i quartieri, in questo quadro organico, a rappresentare la terza area di intervento su cui vogliamo agire”.
Ritorno al passato con i filobus
Come già anticipato nella sua presentazione lo scorso marzo, l’intento della lista civica è orientato ad una visione culturale e sociale. Partendo, appunto, dalla “rivitalizzazione dei quartieri”, integrando i giovani “in un ambiente culturale”. Sì, quindi, a un team di almeno trenta educatori di strada, che lavoreranno con le istituzioni culturali. Obiettivo: “evitare la formazione di baby gang e gang”.
Oltre al già citato rilancio della natalità, la nuova visione della città proposta da Bergamo Insieme punta sul coinvolgimento di diversi soggetti: scuole, istituzioni culturali, oratori e parrocchie, Ats e Asst, associazioni sportive e negozi di vicinato. Altro punto su cui punta la lista civica è la creazione di case di quartiere, nonché punto di riferimento socio-sanitario, sul modello dei consultori della fine degli anni Settanta.
Inoltre, per intercettare le persone in stato di fragilità sul territorio, Bergamo Insieme propone la costituzione di una “banca dati della fragilità”. Sul versante della mobilità, gli esponenti fanno un altro tuffo nel passato con la riproposizione delle linee di filobus, già in servizio a Bergamo fino al 1978, considerate “il mezzo più ecologico disponibile”.
Almeno duecento agenti per la stazione
Altri punti focali del programma sono l’immigrazione e la sicurezza, soprattutto nella zona della stazione. Per il primo, Bergamo Insieme ritiene necessario “fornire alla città un luogo ulteriore in cui accogliere e accompagnare i migranti con attività educative e lavorative”. Per i secondi, invece, occorre un intervento specifico “attraverso un approccio personale”, nonché uno “sforzo repressivo e di ordine pubblico”, con un incremento delle forze di polizia locale: almeno duecento agenti.
Infine, una proposta economica con l’applicazione del bilancio a base zero. Cioè: «il bilancio parte ogni anno da zero o da una “base zero”. Un passo necessario per liberare risorse e fondi necessari per iniziative di crescita”. Sul modello di Milano, del Belgio (dove «ha permesso una clamorosa riduzione del debito pubblico») e di altre amministrazioni europee.
