“Poi sarà classica”, tre lezioni-concerto a cura dell’Ensemble Concordanze – SulPanaro di Carpi – .

“Poi sarà classica”, tre lezioni-concerto a cura dell’Ensemble Concordanze – SulPanaro di Carpi – .
“Poi sarà classica”, tre lezioni-concerto a cura dell’Ensemble Concordanze – SulPanaro di Carpi – .

CARPI – ‘Musica classica’ non ha né una cultura classica né una cultura elitaria. Si tratta, al contrario, di un patrimonio vivo e vitale, imprevedibile, emozionante, sconvolgente, creato da uomini e donne che avevano gli stessi bisogni che abbiamo anche noi oggi, nel 2024: ridere, piangere, ballare, divertirsi, esprimere i propri sentimenti e parlano anche di politica e della società del loro tempo. A questo proposito, dal 12 maggio, a Carpi ci sarà un’occasione in più per scoprire, o riscoprire, tutta l’attualità, la potenza e l’incanto della musica classica come patrimonio di tutti e per tutti: al Circolo Arcobaleno di Santa Croce andrà infatti in scena Allora sarà classicarecensione di tre lezioni-concerto dell’Ensemble Concordanzecomposto da un gruppo di musicisti bolognesi nato nel 2009 con l’obiettivo di portare la musica nelle carceri e nelle comunità psichiatriche, e che si dedica a diffondere la conoscenza musicale, e soprattutto a trasmettere l’amore per l’arte dei suoni, attraverso la presentazione dei brani con un linguaggio semplice e anche spiritoso, senza rinunciare a diffondere con integrità scientifica, creando un ascolto libero e consapevole che metta esecutori e ascoltatori su un piano di parità, nel presupposto che i concerti non siano un rito mondano ma un’occasione per stare insieme.

Gli appuntamenti, gratuito e aperto al pubblico di tutte le etàsono promossi dall’ARCI, in collaborazione con ‘I violenti piogge’ e con il sostegno della Fondazione CR Carpi. Il ciclo di incontri sarà dedicato a uno dei compositori più “pop” della storia: Felix Mendelssohnl’autore della famosa ‘Marcia nuziale’, che tutti hanno ascoltato migliaia di volte. Pochi hanno saputo coniugare profondità culturale e piacere d’ascolto come è riuscito a fare questo genio del romanticismo tedesco. Per dare il via alle lezioni-concerto, che avranno inizio tutte alle 11:00sarà, Domenica 12 maggio, Ma dove vuoi andare senza Beethoven?dedicato al rapporto tra Mendelssohn e Beethoven, un compositore essenziale per ogni artista del XIX secolo.

Domenica 23 giugno sarà invece la volta del secondo appuntamento, Atene, Scozia, Italia, o tre leggendarie e irresistibili pagine sinfoniche di Mendelssohn – Ouverture dalla musica di scena per “Sogno di una notte di mezza estate” Opus 21, Ouverture “Die Hebriden” Opus 26, Sinfonia in la maggiore “Italiana” Opus 90 – presentato in prima esecuzione assoluta nelle trascrizioni per nove strumenti di Concordanze. Il gran finale, Domenica 14 luglioper titolo Sorella e fratello, sarà invece dedicato a Fanny Hensel Mendelssohn: se così fosse parleremmo di Felix ma di sua sorella Fanny, come di uno dei capisaldi della musica dell’Ottocento. In questo concerto, sulle note del quartetto d’archi, il pubblico sarà condotto alla scoperta del legame che li ha uniti per tutta la vita, essenziale per la biografia di entrambi.

Questo è il commento di Mattia Cipolli, musicista dell’Ensemble Concordanze: “Siamo felici di portare la grande musica classica anche a Carpi. Concordanze nasce con l’obiettivo di farlo risuonare laddove è più difficile da raggiungere, cioè in spazi come le carceri e le strutture psichiatriche. Accanto a questa, che è e resta la nostra attività principale, ci sono gli incontri con il pubblico, per così dire, tradizionale, a cui teniamo sia per la grande ed entusiasta partecipazione che riscontriamo, sia perché, così facendo, abbiamo l’opportunità di restituire anche al di fuori dello scopo per cui facciamo musica in luoghi che, però, non sono aperti. Ci piace pensare che la potenza della musica classica, con le stesse canzoni e storie che ci portiamo dentro e fuori dal carcere, possa rappresentare una sorta di ponte tra due realtà, quella di chi sta fuori e di chi, invece, è chiuso up, che dovrebbe parlare molto più di quanto non sia il caso. La forza dell’arte ci permette di provare a costruire un ponte, a stabilire una sorta di comunicazione, per quanto complessa: le orecchie che ascoltano la bellezza di una grande canzone, i cuori che si emozionano, il sangue che pulsa nelle vene fino al il ritmo degli archi, sono gli stessi. Da questa parte e oltre una fila di sbarre, o una porta chiusa a chiave.

Per ulteriori informazioni consultare il sito web www.concordanze.com, la pagina Facebook Ensemble Concordanze e il profilo Instagram Concordanze.

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