Sono chiamati “assassini silenziosi” perché potrebbero non presentare sintomi per anni. Colpiscono il 10% della popolazione nefropatia, al centro della nuova puntata di “Star bene”. La trasmissione, condotta dalla giornalista Marzia Foletti e trasmessa su Telelibertà, ha visto protagonisti Roberto Scarpioni, direttore del Servizio Nefrologia e Dialisi dell’Azienda USL di Piacenza, e Teresa Valsania, referente della sezione Dialisi domiciliare dell’Unità operativa Dialisi Nefrologica.
MALATTIA RENALE A PIACENZA: DIFFUSA
“Circa il 10 per cento della popolazione soffre di insufficienza renale – sottolinea Scarpioni – si tratta di malattie che aumentano con il miglioramento dello stile di vita e che hanno uno stretto legame anche con l’ipertensione, il diabete, l’infiammazione dei reni, le malattie ereditarie e oncologiche”. L’oncologo Luigi Cavanna interviene proprio su questo fronte: “Il cancro del rene spesso è silente e molti tumori vengono scoperti per caso: questi sono i casi più fortunati – spiega – i tumori metastatici sono rari ma non impossibili: il più frequente invece è un tumore a cellule chiare , ma anche papillare”.
NUTRIZIONE E FARMACI TRA I FATTORI DI RISCHIO
Ma quali sono i fattori di rischio? “Un nemico importante è il sale, ma anche antinfiammatori: L’uso prolungato aumenta il rischio di danni ai reni – sottolinea Valsania – ecco perché è sempre bene rivolgersi al proprio medico prima di assumere i farmaci. È chiaro che si può vivere con un solo rene: c’è chi nasce così, mentre i trapiantati di rene ricevono un organo solo per sostituirne due. Ma è un organo che va trattato con estrema cura”.
“L’esposizione prolungata ai metalli è sempre stata correlata anche all’insufficienza renale – conclude Francesco Sabbadini, direttore Medicina del Lavoro di Asia Group – ma le esposizioni sono ormai ridotte al minimo. Nel mio lavoro ho riscontrato solo una volta un’insufficienza renale causata da metalli pesanti ed era il risultato di un’esposizione domestica”.