10 Luoghi nascosti da vedere in Molise – Idee di viaggio – .

Tra le teorie complottistiche più diffuse di questo secolo, subito dopo quelle della Terra piatta e delle scie chimiche, c’è quella comune che arriva a mettere in dubbio l’esistenza di una delle regioni italiane meno celebrate: la piccola Molise.

Anche in questo caso l’evidenza dei fatti ci viene in aiuto ponendo davanti ai nostri occhi uno dei territori italiani ricchi di paesaggi e sapori da riscoprire.

Natura, storia, arte, tradizioni secolari e buon cibo sono i tesori disseminati in tutto il Molise, spesso nei luoghi più remoti come borghi di montagna quasi inaccessibili e ancora da scoprire appieno.

Una regione ricca di fascino e mistero dove la natura si fonde in armonia con importanti siti storici come nel caso dei caratteristici antichi tratturi percorsi di transumanza di persone e di bestiame che uniscono i pascoli locali a quelli abruzzesi e pugliesi.

Il Molise è una regione prevalentemente montuosa e poco affollata, meta ideale per i viaggiatori che desiderano esplorare luoghi isolati e fuori dalle principali rotte del turismo di massa.

Una terra dalla natura silenziosa e incontaminata, dai paesaggi variegati e dai prelibati prodotti enogastronomici da gustare.

Luoghi nascosti del Molise

L’ampia varietà di paesaggi permette di avere a breve distanza città costiere sul mare Adriatico, verdi colline e montagne innevate.

Monte Miletto con i suoi 2050 metri di altitudine è la vetta più alta della regione e sovrasta l’Appennino che offre chilometri di piste per lo sci di fondo e un paio di rinomate località sciistiche come Campitello Matese.

Questa piccola regione vanta una grande biodiversità e varietà di climi ed ecosistemi grazie alle sue montagne e colline, ai suoi fiumi, alla costa, ai suoi laghi e ai suoi boschi che ricoprono il 35% del territorio dove l’ambiente naturale è rimasto in gran parte intatto.

A difesa di tanta ricchezza ci sono diversi parchi tra cui il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, la Riserva di Montedimezzo, la Riserva Naturale di Guardiaregia-Campochiaro istituita dal WWF e la Riserva Naturale della Lipu nei pressi di Casacalenda.

Se gran parte della catena appenninica si trova sul versante occidentale della regione, spostandosi verso est ci si imbatte in colline che digradano dolcemente verso la costa.

Lungo i 35 km della costa adriatica si trovano spiagge spaziose ed incontaminato con vista spettacolare sulle isole Tremiti.

Spiagge molisane

A simboleggiare la bellezza paesaggistica e urbana della regione sono numerose rovine di villaggi fantasma incastonati in paesaggi di vegetazione selvaggia, mentre nelle sue principali città di Campobasso e Isernia si trovano tracce di influssi medievali, con chiese romaniche, castelli e santuari.

Per orientarvi meglio tra questi luoghi dalla storia millenaria, i monumenti, i borghi e i siti naturalistici, abbiamo stilato una lista di 10 mete insolite e meno conosciute da riscoprire in Molise.

pietra abbondante

I Tratturi

Tratturi molisani
Tratturi molisani

Andare a scoperta del Molise in modo non convenzionale non c’è modo migliore che battere i tratturi.

Sono i sentieri erbosi utilizzati un tempo dai pastori nelle migrazioni stagionali del loro bestiame, una transumanza che attraversava la regione dalle montagne abruzzesi alla pianura pugliese.

Oggi questi percorsi di grande interesse storico-paesaggistico non solo rappresentano una straordinaria testimonianza dell’antica vita contadina, ma offrono la possibilità di escursioni attraverso l’intera regione, i suoi campi e colline panoramiche, siti archeologici, monumenti e borghi antichi in un ambiente rimasto immutato e evocativo.

In totale sono 1500 i km di tratturi che tagliano in lungo e in largo il Molise suddivisi in una decina di percorsi riconosciuti tra la costa adriatica e il Matese.

Tra questi segnaliamo Il Tratturo del Re che collega L’Aquila a Foggia per 243km e la Pescasseroli-Candela di 211 km.

La Riserva di Montedimezzo

Vastogirardi
Vastogirardi

Il patrimonio ambientale della regione è stato tutelato con la creazione di numerose riserve naturali per la tutela ambientale della fauna e della flora.

Tra questi, vicino Vastogirardi in provincia di Isernia, il Riserva di Montedimezzo inserito nell’Appennino molisano con i suoi spettacolari paesaggi naturali. La Riserva si estende per circa 300 ettari interamente ricoperti da boschi dove regnano tranquillità e silenzio.

Grazie alla sua biodiversità e alla ricchezza delle specie animali protette che la popolano, la riserva di Montedimezzo si è guadagnata l’inserimento nel prestigioso programma Mab (Man And Biosphere) dell’UNESCO.

Questo angolo di natura incontaminata può essere esplorato attraverso escursioni adatte a tutta la famiglia grazie a sentieri attrezzati come il percorso del Colle San Biagio e il percorso del Faione che si snodano lungo il bosco di Montedimezzo e sono ricchi di segnaletica e informazioni sull’ambiente circostante.

Il santuario di Castelpetroso

castepetroso
Castelpetroso

Il borgo medievale di Castelpetroso, in provincia di Isernia, nasconde uno dei luoghi di culto più importanti del Molise, sia per il suo valore spirituale che architettonico.

In questo piccolo paese di montagna alla fine dell’Ottocento la Vergine Maria apparve miracolosamente a due poveri pastorelli. Fu così costruito proprio in quel luogo un imponente santuario neogotico che oggi attira fedeli e visitatori.

La sua maestosa facciata è costruita in pietra locale lavorata a mano e con le due torri laterali raggiunge quasi 60 metri di altezza.

Dal santuario parte un breve itinerario naturalistico denominato Via Matris, che conduce al punto esatto delle varie apparizioni. Inoltre, per chi desidera godere degli splendidi paesaggi circostanti, può scegliere di raggiungere il Santuario percorrendo il Sentiero Tobia, un percorso immerso nella natura che unisce il percorso esplorativo a quello spirituale.

Pietrabbondante

Pietrabbondante
Pietrabbondante

Il Molise ha una grande importanza dal punto di vista archeologico, in questa prospettiva visitare gli scavi archeologici di Pietrabbondante, nei pressi di Monte Saraceno, è una tappa di viaggio da non perdere.

Il piccolo borgo incastonato sulle rocce in provincia di Isernia rappresenta un perfetto connubio tra natura e storia antica.

Tra i suoi boschi, infatti, si trovano i resti dell’antica e gloriosa civiltà dei Sanniti: mura megalitiche, armi, alloggi, un tempio e un grande teatro risalenti al II secolo a.C.

Questa importante area di scavo trova la sua perfetta collocazione all’interno di un paesaggio verdeggiante di grande impatto, tra valli e boschi che conferiscono al sito un’atmosfera rarefatta e affascinante.

Lago di Castel San Vincenzo
Lago di Castel San Vincenzo

Quasi al confine con l’Abruzzo si trova una delle tappe imperdibili e nascoste da fare in Molise: il borgo di Castel San Vincenzo.

Questo piccolissimo centro medievale nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, arroccato su un costone roccioso, si presta ad essere esplorato sotto la duplice veste di storia e paesaggio. Qui, ad impreziosire il territorio, ci sono i resti dell’antica abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno, tra le più importanti della sua epoca.

Ciò che rende indimenticabile la visita a questo pittoresco borgo è l’incantevole paesaggio incastonato sulla catena montuosa delle Mainarde che si specchia nelle acque turchesi del Lago di Castel San Vincenzo, un meraviglioso specchio d’acqua artificiale tra i boschi.

Parco Regionale dell’Olivo di Venafro

Venafro
Venafro

Il Parco Regionale dell’Olivo di Venafro vanta il primato di essere la prima area protetta dedicata all’olivo dell’intera area mediterranea.

Progettato per tutelare e far conoscere l’antica tradizione agricola di Venafro, il parco è di grande valore paesaggistico e storico. Da almeno due millenni la coltivazione dell’olivo rappresenta un elemento identificativo della cultura locale.

Il parco si estende per circa 500 ettari di terreno terrazzato e può essere esplorato grazie a visite guidate che partono dall’antico borgo di Venafro e si concludono con ottime degustazioni ovviamente a base dell’olivo di proprietà della casa.

Pesche

Pesche
Pesche

Il piccolo borgo di Pesche è considerato uno dei più suggestivi del Molise. Posizionato sul crinale del Monte San Marco in provincia di Isernia, si fa notare già da lontano per il contrasto cromatico delle sue case bianche adagiate tra il verde del monte che lo ospita.

Il suo centro storico, ormai quasi disabitato, ha un indubbio fascino e conserva ancora i resti di un castello medievale e le imponenti mura difensive del borgo. Da vedere anche la Chiesa di San Michele Arcangelo del 1593 e quella di Santa Maria dei Bagni dove si può ammirare un dipinto del 1500 raffigurante la Vergine Maria.

Le sue strade acciottolate che si snodano lungo il centro storico si aprono all’improvviso su scorci panoramici altamente suggestivi che fanno di Pesche una delle tappe da non perdere in Molise.

Pontificia Fonderia Marinelli

Agnone
Agnone

Situata in piccolo borgo di Agnone nell’Alto Molisela Fonderia Pontificia Marinelli è una delle aziende a conduzione familiare più antiche del mondo.

Da centinaia di anni qui vengono prodotti in modo artigianale portali in bronzo, bassorilievi e soprattutto sculture campane che hanno risuonato nelle chiese più importanti d’Italia e del mondo. All’interno di un vecchio fienile ristrutturato, adiacente alla Fonderia Marinelli, è possibile visitare il Museo Storico della Campana “Giovanni Paolo II”. che espone rari manufatti religiosi, antiche campane e una vasta collezione di bronzi sacri tra cui la preziosissima “campana dell’anno Mille”.

Una sosta in questo luogo significa scoprire una delle antiche tradizioni poco conosciute di questa terra.

Sant’Angelo Limosano

Questa piccola cittadina non lontana da Campobasso dovrebbe essere inclusa nella lista dei tesori nascosti del Molise.

Il paese gode di una magnifica vista panoramica che arriva fino alle isole Tremiti e alla catena montuosa della Maiella. Da vedere sono diversi i luoghi di interesse artistico e religioso come la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cielo e l’antica chiesa di San Pier Celestino oltre al santuario della Madonna delle Stelle dove si tiene anche una festa cittadina durante l’estate.

Dal paese parte anche un interessante percorso di trekking: il Cammino Celestiniano sulle orme del monaco diventato Papa e che rappresenta un’ottima occasione escursionistica per esplorare le bellezze naturali del luogo.

Cosa vedere a Termoli
Termoli

Termoli è sicuramente uno dei centri più interessanti del Molise perché riesce a coniugare le attrazioni storico-culturali con la bellezza delle sue spiagge.

Posizionata su un promontorio della costa adriatica, Termoli vanta un centro storico di origine medievale con l’imponente Castello Svevo e la Cattedrale di San Basso.

Ma Termoli è anche e soprattutto una delle località balneari più attraenti del Molise grazie alla trasparenza delle acque del Mare Adriatico. Spiagge sabbiose e attrezzate, un porto turistico, antichi Trabucchi e tanti locali e ristoranti ne fanno una piacevole meta per una vacanza in una rinomata località balneare ma senza troppa folla.

Ponte Tibetano di Roccamandolfi

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Incastonato tra i monti del Matese in provincia di Isernia, da non perdere la visita al borgo di Roccamandolfi che si trova alle pendici di un antico castello di origine longobarda di cui oggi si possono ammirare i resti. Il paese vi permetterà di compiere un vero e proprio viaggio nella storia.

Non molto distante dal castello, lungo il sentiero dei fringuelli della Riserva Naturale del Torrente Ccolla, si trova a Ponte tibetano lungo circa 800 metri che dovete assolutamente provare.

 
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