La meditazione arriva al Salone del Libro di Torino – .

L’occasione è stata la presentazione del libro ‘Il Saluto alla Luna’ dell’ex atleta paralimpica Patrizia Saccà

Pubblicato:11-05-2024 14:34

Ultimo aggiornamento:11-05-2024 14:34


ROMA – Il pubblico della Fiera Internazionale del Libro, presso lo stand ‘La Stampa’, si è fermato in meditazione per qualche minuto. La gente chiudeva gli occhi, sentiva il proprio corpo respirare e osservava la propria mente andare ovunque, accompagnata dai molteplici rumori nel padiglione del Lingotto Oval. Tutti inspiravano insieme ed espiravano all’unisono, ma sempre in silenzio. L’occasione è stata la presentazione del libro ‘Il saluto alla Luna’ dell’ex atleta paralimpica Patrizia Saccà, in sedia a rotelle a causa di un incidente all’età di 13 anni. «Lo yoga è per tutti, per chi lo pratica e per chi non lo pratica», dice la scrittrice che dal 2018 collabora con l’Unione Induista Italiana per creare uno yoga senza barriere. È diventata insegnante di Yoga e ha già inventato il metodo’Ray yoga gratuito‘, oggetto di un altro dei suoi libri.

Il principio unificante nello yoga è il benessere e la felicità di tutti gli esseri viventi, perché la felicità nasce dall’amore. Tutti hanno una condizione su di lui. Non importa cosa siamo, siamo quello che siamo e la base di tutto è il respiro– dice l’ex atleta paralimpico – lo yoga è unione, perché siamo tutti note diverse. Non mi piacciono le parole disabili, diversamente abili, inclusivi – continua Saccà – sono tutte parole che non hanno significato perché ognuno ha la propria voce e il proprio corpo. Forse le persone hanno avuto un incidente o sono cieche, ma cosa significa questo desiderio di includere? Perché dobbiamo escludere? C’è spazio per tutti in questa sinfonia“. Un concetto che, secondo l’autore, si applica “all’identità di genere e a tutto il resto”.

Il saluto alla luna è una pratica più avanzata. “Ci sono persone qui che praticano con me da anni e ho visto l’evoluzione dei loro corpi, noto una maggiore resistenza e una maggiore capacità di forza. Nel saluto alla luna ci sono posizioni sedute per le quali occorre avere molta forza”, ricorda Saccà.
Siamo sempre compressi con il diaframma e c’è bisogno di respirare e di esercitarci. Questo ci aiuta molto. Ho visto la differenza nella qualità della vita delle persone con disabilità che praticano. Considera che ho portato il saluto al sole a 1.500 persone allo yoga festival di Milano lo scorso autunno. Lo yoga è per tutti, per chi sta in piedi e per chi sta seduto. Il tempo passa e bisogna guardare alla vecchiaia– afferma – e avere la forza di provare a vivere e a stare bene. Nel libro ci sono pillole per raccontarci come amare noi stessi e accettare che non siamo più quelli che eravamo ieri. Lo yoga ci aiuta a vedere i nostri pensieri e a riconoscerli– conclude – perché la mente tende a mentire”.

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