Ambiente svenduto, indennizzi sospesi. A rischio quelli già ottenuti dal Codacons – .

Ambiente svenduto, indennizzi sospesi. A rischio quelli già ottenuti dal Codacons – .
Ambiente svenduto, indennizzi sospesi. A rischio quelli già ottenuti dal Codacons – .

TARANTO – Le 155 famiglie del quartiere Tamburi che il 16 maggio hanno ottenuto dal Codacons un risarcimento provvisorio per i danni provocati dalle emissioni dell’ex Ilva durante la gestione di Riva, ora al centro del ricorso Ambiente Tutto esaurito. È una delle conseguenze dell’ordinanza emessa poco fa dal presidente della Corte, Antonio Del Coco, con la quale ha sospeso l’esecutività delle ordinanze provvisorie nei confronti di tutte le parti civili costituite nel maxi processo sul disastro ambientale di Taranto per gli imputati che hanno presentato ricorso.

Nel suo provvedimento, il presidente Del Coco ha evidenziato le “numerose criticità” contenute nella sentenza di primo grado emessa il 31 maggio 2021 nella parte relativa alla quantificazione dei pagamenti provvisori (sostanzialmente acconti in attesa dell’arrivo di un’eventuale sentenza di condanna definitiva).

Il presidente Del Coco ha infatti chiarito che le parti civili sono 1500 e quindi è innanzitutto economicamente oneroso per gli imputati pagare un numero così elevato di soggetti, ma se gli imputati venissero assolti sarebbe quasi impossibile ottenere la restituzione dei quei soldi. Nel caso del Codacons occorre ora capire chi sono gli imputati che hanno versato quegli acconti di risarcimento per capire se le somme dovranno essere restituite oppure no.

 
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