“Il flirt con Sabrina Salerno e…Max Pezzali, che ingrato”. Foto e video – .

“Il flirt con Sabrina Salerno e…Max Pezzali, che ingrato”. Foto e video – .
“Il flirt con Sabrina Salerno e…Max Pezzali, che ingrato”. Foto e video – .

Il produttore e talent scout si confessa a cuore aperto. Anche togliendosi parecchi sassolini dalle scarpe…

Dici Claudio Cecchetto e ci pensi Gioca a Jouer, con il suo “sonno-onda-autostop-starnuto”. Ma Claudio Cecchetto è stato soprattutto il più grande talent scout italiano. A lui dobbiamo Amadeus (non solo il personaggio, ma anche il nome), Jovanotti, Carlo Conti, Gerry Scotti, bloccato con un’offerta di lavoro nella scaletta dell’aereo, Fabio Volo che si presentava come cantante, ma aveva il talento di un DJ e molti altri. L’inventore di Gioca Jouer, 72 anni, oggi ambasciatore della Romagna (dal 5 al 7 luglio con il Weekend Dance) si racconta sulle pagine del Corriere. A cominciare dal look: da quando si è fatto crescere i capelli, disobbedendo ai genitori, ha iniziato a rimorchiare la gente. «Quando ero piccola andavano di moda i capelli lunghi, ma mio papà mi costringeva a tagliarli. Lui mi ha dato 800 lire, ho speso 400 e ho tenuto il resto. Chiamavano il barbiere Mano Gialla, come il capo indiano, perché ti scalpitava. Ad un certo punto non ci sono più andato. I miei capelli sono cresciuti e tutto è cambiato, all’improvviso è piaciuto anche a me. Ho sempre avuto la paranoia di perderli, a 23 anni avevo il terrore di diventare calvo, facevo cure che non erano necessarie” – foto | video

Gerry Scotti racconta l’incontro con Claudio Cecchetto – Aspetto

LA 500 E IL PRIMO FESTIVAL – Quando Cecchetto si laureò in scienze delle preparazioni alimentari, il padre gli regalò una 500. «Volevo una Fulvia HF usata ma mio padre obiettò: “Troppo sportiva. La prima notte sono rimasta alzata dal balcone per controllare che non mi fosse stata rubata. Costava 595mila lire, 300 euro. Una volta mi nascosi con una ragazza, per non far finire i giornali alle finestre, mi infilai in una radura, tra i cespugli. I ramoscelli graffiavano tutta la carrozzeria, era zigrinata”. Il suo destino non era legato al cibo, ma alla musica. Lo ingaggiarono alla Rai per Discoring e cinque mesi dopo condusse Sanremo. «Gianni Ravera mi dice: “Vuoi presentare il Festival?”. “Ovviamente. Ma per favore chiedimi: perché ha scelto me? “Perché parli veloce, così posso inserire un cantante in più”».

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CHE FORTUNA A ESSERE FUORI DAL SUONO! – Cecchetto amava la musica ma era molto stonato. Fu sua fortuna, visto che “ripiegò” su Gioca Jouer che diventò un tormentone (“Era il primo rap italiano. Mi fermarono per strada: “Sì, ma preferisco i Led Zeppelin”. “E allora? Anche io “). Gioca Jouer gli permette, grazie ai diritti d’autore, di fondare Radio Deejay. E qui inizia la sua carriera da talent scout. Cecchetto scoprì Amedeo Sebastiani, che ribattezzò Amadeus. «Ho preso il nome dalla canzone di Falco, Amedeo non ha funzionato. Non voleva, poi si è arreso, adesso anche lui lo chiama così, sua madre. L’ho incontrato in albergo, dopo le prove del Festivalbar. Sono tornato fuori orario e l’ho trovato ad aspettarmi con un sorriso. “Eccomi, sono qui”. Mi raccontò che aveva affittato una casa a Milano, ma tutte le mattine prendeva il treno delle 5 da Verona.

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FIORELLO, LA “”MARANZA” – Per Cecchetto Fiorello era “un Maranza arrivato a Milano”, come racconta nel documentario Gente di Cecchetto, a lui dedicato. «Fiorello è arrivato a Radio Deejay perché gli avevano detto che c’erano tante ragazze, non per me. Siamo andati a cena, lui era la star. Gli ho detto: “Rassegnati e lavora con noi, diventa l’animatore di un villaggio, diventerai il leader dell’Italia”. Lui aveva ragione. Un suo collaboratore non avrebbe scommesso su Jovanotti, ma lo ha fatto. «Quando ho visto una sua registrazione ho saltato. L’ho chiamato con la voce del boss: “È l’occasione della vita, vieni con me”. Stavo bluffando. Ma lui, intimidito, ha accettato”.

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I BELLI: SABRINA SALERNO E SANDY MARTON – Tra le sue scoperte, Sabrina Salerno «Era seduta davanti alla mia scrivania. “La ragazza vorrebbe fare la cantante”, mi spiegò l’agente. Un attimo dopo iniziò a cantare, audace e determinata, come se fosse la migliore del mondo. Una bomba sexy… Quando abbiamo girato il video di Boys, in piscina, con la maglietta bagnata, i cameramen sono rimasti incantati. “Ehi, guarda in macchina per favore!”». Neppure Cecchetto rimase insensibile alla bellezza e alla sensualità di Salerno: «Per un breve periodo ci siamo capiti… Ci amiamo ancora». Sempre in tema di bellezza non possiamo ignorare Sandy Marton. «Veniva alle feste di Radio Deejay. Alto, bello, biondo, per l’unica volta nella mia vita ho messo in dubbio la mia virilità. Ma era solo l’ammirazione di un esteta, siamo diventati amici. L’ho portato alla festa di compleanno di una ragazza ad Avellino. “Fai finta di essere uno della mia banda.” Gli ospiti hanno gridato il mio nome. L’ho chiamato alla console. “Ti presento Sandy.” “Ooohh.” Un attimo dopo mi avevano già dimenticato. Quando eravamo in discoteca, le ragazze guardavano sempre verso di noi. Ogni tanto mi spostavo per vedere se gli sguardi mi seguivano. Niente, gli occhi restavano concentrati lì. Ma andiamo, non sono stato così disgustoso, me la sono cavata.”

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L’INGRATTO MAX PEZZALI –Claudio Cecchetto è un padre con tanti “figli artistici”. E da padre, pare che li sgridasse, anche duramente. Fabio Volo parla di quattro ore di “cazzate”. «Solo leggenda», dice Cecchetto. «Mi arrabbiavo se le cose non venivano fatte bene. Fabio Volo mi ha poi ringraziato ed ero ancora più seccato. Era solo per incoraggiarli, mai per umiliarli. Li ho subito trattati come delle star”. Claudio si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa. Non ha mai digerito la mancanza di gratitudine di Max Pezzali. «Per lui è facoltativo. Di tutti i miei genitori è stato il più ingrato, almeno in questo è il numero 1”. È stato Mauro Repetto a scrivere il testo di 883. Cecchetto chiude con l’ultima volta che si è commosso, 12 anni fa. «Alla festa del mio 60esimo compleanno. Pensavo di andare in pizzeria con mia moglie e i miei figli, lì ho trovato Jovanotti, Fiorello e Gerry Scotti, per la prima volta sono rimasto senza parole”.

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