ecco i primi 100 giorni dei candidati alla presidenza – Torino News – .

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La sanità è in cima ai pensieri di tre candidati alla presidenza della Regione Piemonte. Alberto Cirio (centrodestra), Gianna Pentenero (centrosinistra) e Sarah Disabato (Movimento Cinque Stelle). I tre sono stati invitati questa mattina a partecipare al convegno “Connettere il Piemonte al futuro”, organizzato dalla Cisl Piemonte. In questa occasione hanno potuto misurarsi sulla lista delle priorità che caratterizzeranno i primi cento giorni del regno del vincitore. Partiamo dal presidente uscente Cirio che accenna al nuovo bando per il centro unico di prenotazione, in scadenza a ottobre. «Deve raddoppiare la capacità di risposta, prendersi cura di chi chiama e richiamarlo appena c’è disponibilità. E ancora: assegnare gli appuntamenti per quadrante, e non su base regionale, 7 giorni su 7” rimarca Cirio. Riguardo alla necessità di istituire una carta dello studente, il candidato del centrodestra ipotizza “trasporto gratuito per gli studenti fino a 26 anni”. L’idea è di partire da Torino perché c’è già un accordo con Comune, GTT e Agenzia per la condivisione. E ancora Cirio pensa al Fondo per integrare la cassa integrazione.

“Il primo problema da affrontare è la sanità” Pentenero conferma e invita inoltre alla realizzazione di un «piano di interventi da elaborare con le imprese, le parti sociali e tutte le parti interessate per affrontare le questioni più urgenti: personale e riduzione delle liste di attesa in primis». La seconda questione da gestire il candidato del centrosinistra è quello dei cantieri. «Bisogna accelerare, individuando tutte le leve possibili» commenta. «In terzo luogo, dobbiamo avviare misure di accompagnamento per le persone. Buone le misure che integrano la cassa integrazione da parte della Regione, ma se arriviamo a questo provvedimento è perché lo Stato, che fino allo scorso anno contribuiva con risorse proprie, ora si è tirato indietro” ha concluso.

Chiude la carrellata, il candidato Cinque Stelle Disabato. “La priorità è sicuramente la sanità” attacca. «Lanceremo un piano d’azione per la tutela della salute pubblica su diverse direttrici – spiega – con nuove assunzioni per ridurre le liste di attesa e una revisione dei progetti per la costruzione di nuovi ospedali, da finanziare esclusivamente con fondi pubblici senza ricorrere a lo strumento del partenariato pubblico-privato”. La seconda linea di intervento sarà «il sostegno ai lavoratori che rischiano di perdere (o hanno già perso) il posto di lavoro. Daremo gambe alla nostra proposta approvata in Consiglio regionale durante la discussione del bilancio di previsione”. Il terzo atto riguarda l’abolizione del Fondo Vita Nascente, «l’atto più retrogrado e anti-aborto in Italia al quale ci siamo opposti in ogni modo dai banchi del Consiglio regionale» sottolinea Disabato. «Fondi che verranno integrati e utilizzati per ridurre le rette degli asili nido».

Le richieste sono arrivate di seguito lo sguardo attento del segretario generale della Cisl Piemonte Luca Caretti. «La Cisl chiede ai politici di condividere con imprese e soggetti interessati le scelte future in materia di infrastrutture, logistica e trasporti» si legge nel dispaccio. Ma l’incontro si chiude con la polemica relativa all’esclusione dal dibattito della candidata presidente del Pololare del Piemonte Francesca Frediani.

 
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