Verso le elezioni comunali, il trasferimento di D’Ovidio a Selva Piana contestato dal candidato sindaco Pino Ruta – .

Verso le elezioni comunali, il trasferimento di D’Ovidio a Selva Piana contestato dal candidato sindaco Pino Ruta – .
Verso le elezioni comunali, il trasferimento di D’Ovidio a Selva Piana contestato dal candidato sindaco Pino Ruta – .

CAMPOBASSO – Il candidato sindaco di Cantiere civico, avvocato, interviene sulla destinazione della scuola D’Ovidio nel quartiere Selva Piana. Pino Ruta.

«Da settimane, come è noto, denunciamo il grave errore dell’amministrazione comunale guidata dai 5S (oggi detta “campo largo” insieme al PD) e la decisione di voler trasferire la scuola D’Ovidio a Selvapiana a tutti i costi.

Una scelta completamente sbagliata, pasticciata, che comporta un enorme spreco di denaro pubblico (circa 4 milioni di euro!) per una ubicazione inadeguata e penalizzante per centinaia di studenti, famiglie, personale docente e non docente, nonché per le connesse attività del tessuto urbano. centro di Campobasso.

Per questo motivo, in qualità di candidato sindaco del Cantiere civico, raccogliendo le istanze di quanti (soprattutto gli utenti) hanno immediatamente espresso contrarietà a tale soluzione, ho proposto all’Amministrazione di fermarsi e di indire immediatamente un avviso pubblico per individuare un immobile, situato nel centro cittadino, con caratteristiche strutturali e funzionali idonee all’uso scolastico. In realtà le opzioni sono più di una, come chiunque può notare anche solo facendo una passeggiata per il centro.

I candidati Forte e De Benedittis, invece, in grande sintonia tra loro, hanno difeso strenuamente la scelta di Selvapiana, adducendo come motivazione la sicurezza degli alunni (che è una priorità sacrosanta ma non ha assolutamente nulla a che vedere con le critiche che abbiamo rivolto) al trasferimento a Selvapiana), evidenziando, senza nemmeno rendersene conto, che una struttura di quartiere (come ad esempio una scuola elementare) deve essere collocata, per legge, all’interno del quartiere (e non nel punto più distante e periferico della città) e che una soluzione possibile, se la si vuole, la si cerca con un po’ di impegno e per tempo (e non tre anni dopo rispetto a quando già si conosceva la scelta di demolire la scuola di Ovidio).

E infatti, ieri sera, il colpo di scena!

Durante il confronto pubblico con i candidati sindaco promosso dai genitori, ho proposto una serie di possibili soluzioni immobiliari, tutte situate nel cuore dell’area urbana e murattiana e tutte sismicamente e funzionalmente idonee, che hanno riscosso il pieno entusiasmo dei partecipanti. .

Solo a questo punto, anche la candidata Forte, in sintonia con i suoi compagni 5S, non ha potuto fare altro che riconoscere, con tre anni di ritardo, la fattibilità di soluzioni alternative, aprendosi a soluzioni diverse da Selvapiana e uscendo con un pizzico di naso l’assessore Praitano che tanto si era speso fino a un minuto prima per difendere la soluzione della Scuola Ponte di Selva Piana, come l’unica possibile, ma raggiungibile con le navette (magari spaziali).

A tempo debito, si potrebbe dire! Se non fosse che il candidato Forte è sostenuto dall’amministrazione uscente del Movimento 5 Stelle che ha fatto questo pasticcio (Praitano e Cretella in primis), facendoci ritrovare a fine maggio senza uno straccio di soluzione operativa e con ingenti soldi pubblici già spesi per progetti di fattibilità tanto inutili quanto inutilizzabili (come l’assegnazione di oltre 130mila euro a un’azienda di Milano, su cui annuncio che bisognerà fare la massima chiarezza).

Al di là dello stato di confusione che aleggia nella coalizione di sinistra e che è sotto gli occhi di tutti – e soprattutto dei genitori degli oltre 600 alunni che ancora aspettano qualche risposta su dove e come verranno trasferiti i loro figli – c’è una venga subito segnalato il bando pubblico (non fuorviante come quello annunciato tempo fa per altri edifici scolastici di altra zona) e si raccolgano seriamente tutte le manifestazioni di interesse nel più breve tempo possibile, indicando le caratteristiche degli edifici e dettando tempi certi per la consegna dei le aule, per garantire al più presto una soluzione adeguata agli studenti e a tutto il personale scolastico”.

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