Catanzaro, la scalinata dei Giardini di San Leonardo dedicata a Peppino Impastato con un’opera d’arte – .

Il valore della legalità al centro dell’azione amministrativa. Non solo attraverso la doverosa e doverosa commemorazione come in occasione del ricordo della strage di Capaci, ma soprattutto con azioni concrete.

Con questi obiettivi, su proposta degli assessori Marinella Giordano e Donatella Monteverdi, l’Amministrazione Comunale – nell’ambito del progetto “A(u)Tutto volume” dell’artista Simonluca Spadanuda da inserire nella mostra “Scalin’arte” – ha ieri ha deciso la realizzazione di un’opera d’arte in memoria del noto attivista antimafia Giuseppe Impastato che avverrà lungo la scalinata che collega Piazza Montegrappa – Via G. Alberti/Via V.Ambrosio e la scalinata che collega Via G. . Alberti/Via V.Ambrosio- Via E. Borelli (vicino ai Giardini di San Leonardo).

La realizzazione della scala è legata all’utilizzo di parte del “Fondo Legalità”, finanziato dal Ministero dell’Interno, che ne provvede alla realizzazione con il coinvolgimento attivo degli studenti del Liceo Artistico “De Nobili”.

Sempre nell’ottica di un impegno concreto dell’Amministrazione Comunale in tema di cultura della legalità, oggi si terrà un’iniziativa dedicata alle scuole e alle famiglie nell’ambito del progetto Gutenberg con la presenza di Lorenzo Marone, già autore del libro “Una normalità ragazzo” – sulla figura di Giancarlo Siani, giornalista vittima della camorra. Marone è da sempre un autore impegnato contro la criminalità organizzata e stasera alle 21 sarà in scena al Teatro Comunale con lo spettacolo “Generazione X, monologo semiserio di un cinquantenne impreparato”. L’iniziativa rientra nel progetto “Gutenberg” in collaborazione con gli assessori Nunzio Belcaro e Donatella Monteverdi.

“Il 23 maggio rappresenta una delle pagine più dolorose della storia del nostro Paese, una giornata che ricorda la tragica strage di Capaci del 1992. L’ennesima ferita inferta da una mafia omicida e sanguinaria, che però cominciò a perdere proprio quel 23 maggio. . Un sentimento di rabbia e indignazione collettiva fece vivere in Sicilia e in tutta la nazione, un impegno civile di ragazze e ragazzi che da quel momento in poi influirono sulla lotta alla criminalità, sull’azione amministrativa, sulla cultura e sull’istruzione nel nostro Paese. E che ora, in questa fase storica, vogliamo continuare a onorare attraverso iniziative concrete”.

 
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