Incremento dell’export dei prodotti agricoli made in Puglia. Il petrolio ha registrato un +25% – .

Salto nell’export dei prodotti agricoli made in Puglia, trainato dai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come l’olio extravergine di oliva (+25%), l’ortofrutta (+18%) e la pasta (+10%) sul podio della i prodotti pugliesi più venduti all’estero.

È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia sui dati Istat sul commercio estero relativi al 2023 dei prodotti agricoli rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in occasione della festa nei mercati contadini di Campagna Amica per difendere il Mediterraneo Dieta, a 14 anni dall’iscrizione nella lista UNESCO del patrimonio culturale e immateriale dell’umanità, sotto attacco da parte delle politiche europee a partire dall’idea di equiparare alcune forme di agricoltura, anche di piccola/media dimensione, alle attività industriali da nutriscore, il sistema sostenuto dalle multinazionali, che rifiuta le eccellenze del Made in Italy, dal via libera alle etichette allarmistiche sulle bottiglie di vino alle massicce importazioni di grano dal Canada dove viene coltivato con l’uso del glifosato secondo metodi vietati in Italia.

Per questo deve essere prioritario nei primi mesi della nuova legislatura europea – rileva Coldiretti Puglia – arrivare a un nuovo regolamento che introduca l’obbligo di indicare l’origine su tutte le confezioni alimentari e superi la regola dell’ultima trasformazione nel codice doganale sull’origine degli alimenti. Politiche surreali, fatte di obiettivi irraggiungibili e scelte che non hanno migliorato la sostenibilità – denuncia Coldiretti Puglia – ma hanno solo creato apprensione e difficoltà alle imprese agricole. I cittadini europei hanno il diritto di conoscere l’origine di tutto il cibo che portano in tavola. La nuova Unione che uscirà dalle urne a giugno è chiamata anche a garantire maggiore trasparenza su ciò che i suoi cittadini portano in tavola, sostenendo la proposta di legge europea promossa dalla Coldiretti per introdurre l’obbligo di indicare l’origine sull’etichetta di tutti gli alimenti il mercato.

È necessario dire basta – insiste Coldiretti Puglia – alla concorrenza sleale dei Paesi terzi e introdurre con decisione il principio di reciprocità per garantire che tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e di sicurezza alimentare. posti di lavoro attesi nel mercato interno. Serve un cambio di passo anche sui controlli sui residui negli alimenti importati per tutelare la salute dei cittadini. Ciò anche alla luce degli accordi di libero scambio in discussione come il Mercosur – aggiunge la Coldiretti – che penalizzerebbero agricoltori e cittadini europei. In Italia nel 2023, ad esempio, le importazioni di grano dal Canada trattato in pre-raccolta con glifosato con modalità da noi vietate sono più che raddoppiate, per un totale di ben oltre un miliardo di chili.

La Dieta Mediterranea ha vinto la sfida globale anche nel 2024, spingendo la candidatura della cucina italiana a patrimonio UNESCO che si basa proprio sullo stile alimentare studiato per la prima volta dallo scienziato americano Ancel Keys, sulla base della classifica delle migliori diete sviluppato dal media statunitense News & World’s Report’s, noto a livello globale per le sue classifiche e i consigli ai consumatori.

La dieta mediterranea – sottolinea la Coldiretti – ha vinto la sfida tra 30 diverse alternative con un punteggio dell’85,1% seguita sul podio dal trattino contro l’ipertensione che si è classificata seconda e la mente che previene e riduce il declino cognitivo. Al quarto posto c’era la dieta Mayo, un programma di 12 settimane che si concentra sulle proteine ​​ed esclude i cibi ricchi di amido, e al quinto posto c’era la dieta Flexarian, un modo flessibile di mangiare.

Un successo determinato anche dal fatto che è tra i più facili da seguire, adatto alle famiglie, semplice da organizzare con gli alimenti di base, favorisce un consumo moderato di grassi sani, come l’olio extravergine di oliva, e scoraggia i grassi poco salutari, come i grassi saturi. , con meno del 30% circa delle calorie totali provenienti dai grassi ed è adatto a chi segue prescrizioni religiose halal o kosher. La dieta mediterranea è anche salutare per il cuore ed è stata associata a una riduzione della pressione sanguigna, del colesterolo e del peso corporeo, nonché a migliori risultati in termini di salute cardiovascolare e a tassi più bassi di malattie cardiache e ictus. L’abbondanza di frutti di mare ricchi di sostanze nutritive, noci, semi, olio extravergine di oliva, fagioli, verdure a foglia verde e cereali integrali nella dieta mediterranea vanta anche molti benefici per il cervello. Gli antociani presenti nei frutti di bosco, nel vino e nel cavolo rosso sono considerati particolarmente benefici per la salute. Si tratta quindi – conclude la Coldiretti – anche di una risposta ai tentativi di accusarne i componenti basilari come il vino per promuovere una dieta unica basata su cibi ultra-processati o addirittura ottenuti in laboratorio.

LA CLASSIFICA DELLE DIETE NEL MONDO NEL 2024

1) Mediterraneo

2) Corsa contro l’ipertensione

3) Mente che previene e riduce il declino cognitivo

4) Mayo, un programma di 12 settimane che si concentra sulle proteine ​​ed esclude i cibi ricchi di amido

5) Flexariana, un modo flessibile di mangiare

 
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