di Maria Rosa Di Termine
La musica, il bel canto della tradizione italiana e l’entusiasmo di oltre 200 studenti che per una sera renderanno ancora una volta il centro storico la culla delle sette note del quartiere. “Risva in musica sotto le stelle”, giunto alla terza edizione e per il secondo anno consecutivo ospitato in piazza Varchi, è in programma sabato prossimo alle 21 e rappresenta l’atto conclusivo dei numerosi corsi e progetti sviluppati dai 17 licei riuniti e istituti comprensivi della Rete Educativa Valdarno. In ambito musicale il ruolo di primo piano è affidato ai licei “Giovanni da San Giovann” e ieri mattina la dirigente scolastica Lucia Bacci ha presentato l’evento insieme a colleghi e docenti nella sede sangiovannese nel complesso di piazza Arduino Casprini. “Anche quest’anno le scuole della rete hanno lavorato con grande passione – ha sottolineato – con un impegno bellissimo e straordinario e con una innovazione di assoluto rilievo. Oltre alle varie esibizioni delle orchestre composte da giovani musicisti e del coro di Lis, il linguaggio dei segni, che sarà riproposto dall’IC di Cavriglia, si esibirà infatti il coro melodrammatico degli alunni delle scuole primarie” .
Un genere, quest’ultimo, che è riuscito ad arricchire le competenze di ogni bambino, come spiega Alessandro Papini, preside dell’Isis “Giorgio Vasari” di Figline e Incisa. “Abbiamo concretizzato una felice idea emersa all’interno della rete, certi che il melodramma sia non solo elemento fondante e comune della cultura italiana, ma unificante per la cultura europea. La scelta è caduta sul ‘Flauto Magico’ di Mozart, un’opera che i bambini hanno saputo metabolizzare facilmente, recitando le scene, mimandole, cantando ma anche esprimendo e percependo i sentimenti che la melodia comunica”.
Dodici mesi fa il cuore della città di Benedetto Varchi riusciva a stento a contenere la folla e l’assessore alla Pubblica Istruzione Sandra Nocentini è certa che il successo tutto esaurito si rinnoverà: “torna ad accogliere con orgoglio un’esperienza virtuosa che unisce alla bellezza del risultato tutta le realtà educative della valle”.
