Giorgia Meloni. “Un’alleanza con l’estrema destra nell’Ue? Non do alcuna licenza per essere presentabile” – .

Giorgia Meloni. “Un’alleanza con l’estrema destra nell’Ue? Non do alcuna licenza per essere presentabile” – .
Giorgia Meloni. “Un’alleanza con l’estrema destra nell’Ue? Non do alcuna licenza per essere presentabile” – .

In Europa Giorgia Meloni non è disposta ad avere una maggioranza con la sinistra. Il premier, ospite di In Mezz’ora, guarda alle prossime elezioni e non esclude un’alleanza con l’estrema destra, compresa l’AfD: “Non do certificati di presentabilità, forse perché queste cose sono state date a io per tutta la vita li decidono i cittadini. Il mio obiettivo è una maggioranza di centrodestra”, è quello di “mandare la sinistra all’opposizione anche in Europa”. «Non sono certo disposto ad alleanze con la sinistra, tutto il resto è chiaro».

“Toni di sfida con l’Europa? Non c’è nessun cambio di tono, ho sempre detto e pensato le stesse cose. Penso che questa Commissione abbia fatto tanti errori, ma grazie alle nostre posizioni l’Europa ha cambiato approccio, sulle auto e sulle case siamo stati i primi a dire che non andavano bene”, dice Meloni, “”Sui migranti siamo stati noi dire che il dibattito non avrebbe dovuto riguardare la redistribuzione”, ricorda. “Con Ursula von del Leyen ho un rapporto di collaborazione istituzionale come con tutti”, sottolinea. “A volte sembrava più pragmatica del suo incarico”.

Il primo ministro commenta anche le parole del segretario generale della Nato sulla possibilità di autorizzare l’Ucraina ad utilizzare le armi fornite dall’Alleanza sul territorio russo. “Non so perché Stoltenberg dica una cosa del genere, penso che bisogna stare molto attenti. Tuttavia, la NATO deve mantenere la propria fermezza nel sostenere l’Ucraina”. “Ci sono state molte dichiarazioni negli ultimi mesi che mi sono sembrate discutibili”, ha continuato, citando le frasi di Emmanuel Macron. “Consiglio maggiore cautela”, ha aggiunto.

“La storia allarmante in cui l’Europa appare sull’orlo di un conflitto su vasta scala sembra controproducente. Alimentata da chi vuole racimolare qualche voto in campagna elettorale”, prosegue il primo ministro, “Sembra che chi sostiene l’Ucraina vuole la guerra e chi vuole la pace non la sostiene: penso che sia il contrario. Putin ha invaso l’Ucraina dichiarando di voler riportare la Russia entro i suoi confini storici, è una guerra imperialista. Se avessimo permesso quella guerra imperialista, sarebbe arrivata molto più vicino a casa, perché Putin non si sarebbe fermato all’Ucraina. La deterrenza è l’unico modo per avere la pace. Se parliamo di canali diplomatici è perché abbiamo creato un equilibrio di forze in campo”.

Parlando del conflitto in Medio Oriente, Meloni vede con preoccupazione un “antisemitismo latente che sta venendo allo scoperto”: “Israele rischia di scivolare nella trappola che i fondamentalisti hanno teso: costringerli a una fortissima ritorsione per isolarlo. Israele deve rispettare il diritto internazionale”. Dobbiamo “lavorare per un cessate il fuoco sostenibile. Evitare l’ingresso israeliano a Rafah. E rafforzare l’Anp è un passo fondamentale”.

 
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