Viterbo – Il vescovo Orazio Francesco Piazza al termine della processione in onore di Maria Santissima, protettrice di Viterbo dal 1320 – Il baldacchino fu trasportato da piazza del Plebiscito alla chiesa della Trinità – FOTO E VIDEO
di Samuele Sansonetti
Viterbo – Trasporto puntuale ed impeccabile per la Madonna Liberatrice.
Il baldacchino, portato a spalla e preceduto dal classico corteo, è partito alle 18 in punto da piazza del Plebiscito ed è arrivato alle 18,30 nella chiesa della Trinità.
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Il corteo storico in onore di Maria Santissima, protettrice di Viterbo dal 1320, ha attraversato le vie del centro con la scorta d’onore dei Cavalieri Costantiniani di San Giorgio e la presenza del corteo storico, dei musici e degli sbandieratori del Pilastro e le Confraternite.
Come di consueto, il baldacchino è stato portato a spalla da 12 trasportatori che, lungo il percorso, si sono alternati a 12 portatori di Santa Rosa.
Viterbo – La processione della Madonna Liberatrice
La Vergine che i viterbesi invocano con il titolo di Liberatrice è la “Madonna in trono con Bambino” custodita dai religiosi dell’ordine di Sant’Agostino nella parrocchia annessa al loro convento.
La devozione risale al 1320 quando un evento straordinario spaventò la popolazione viterbese e la Vergine, apparendo nelle sembianze dell’immagine rinvenuta nella chiesetta degli eremiti agostiniani, liberò la città. In ricordo del miracolo i cittadini fecero voto di celebrare ogni anno una grande processione, che continua ancora oggi nel mese di maggio.
Viterbo – Orazio Francesco Piazza
Al termine della processione il corteo è arrivato alla chiesa della Trinità dove, dopo il saluto del Vescovo Orazio Francesco Piazza, ha avuto luogo l’atto di affidamento della città di Viterbo a Maria Santissima Liberatrice.
“È un momento di particolare bellezza – ha spiegato il vescovo – in cui esprimiamo il senso di un’intera comunità. La Madonna Liberatrice è nel cuore di questa parrocchia, di Viterbo e di ogni credente“.
All’evento erano presenti, tra gli altri, il sindaco Chiara Frontini, il prefetto Gennaro Capo e il presidente della provincia Alessandro Romoli.
Samuele Sansonetti
26 maggio 2024