Il Coro Monte Sagro e 60 anni di attività – .

COMUNICATO STAMPA

«Abbiamo concluso alla grande i festeggiamenti dei nostri sessant’anni di attività». Queste le parole del presidente del Coro Monte Sagro, Leonardo Ribolini, a pochi giorni dal successo dell’opera “Marmo Bianco”, andata in scena al Teatro degli Animosi. Un’opera musicale realizzata dal maestro Roberto Martinelli, virtuoso polistrumentista apuano, con esperienze maturate soprattutto negli Stati Uniti. Le parole del Presidente Ribolini si fondono in un ringraziamento, rivolto sia all’accoglienza del pubblico, ma anche e soprattutto agli artefici del successo ottenuto. «Devo ringraziare l’amministrazione comunale, perché ha creduto nel progetto, dandoci un importante supporto logistico e morale – ha ricordato il presidente Leonardo Ribolini – Esibirsi in un “tempio” come il Teatro degli Animosi è stato per noi un grande privilegio, oltre che si trattava di presentare alla città di Carrara un’opera totalmente intrisa di sapore cittadino. Il marmo scorre nelle nostre vene, così come l’amore per le nostre montagne; e rappresentare qui quest’opera ha avuto un significato molto particolare. Con ulteriore orgoglio possiamo dire di aver investito risorse ed energie personali e come squadra siamo soddisfatti di quanto abbiamo portato sul palco. Oltre al compositore Martinelli – ha ricordato Leonardo Ribolini, definendolo “il Puccini di casa nostra” – gli applausi sono stati meritati anche dalla poetessa Egizia Malatesta, dal “fine oratore” Francesco Gabbani; ai cantanti, ai musicisti, al nostro autentico buccinaio e al fantastico staff de La Musica di Sergio Gabbani, che ha curato il servizio audio”. Alle parole del presidente Ribolini si uniscono quelle del maestro Alessandro Buggiani, direttore del Coro Monte Sagro: «Grazie Roberto Martinelli per la tua musica che emoziona e fa vivere i nostri mondi nascosti. Grazie Egizia Malatesta per le tue parole terrene che svettano. Grazie ragazzi del coro “Monte Sagro” che da tanti anni cercano di rendere visibile l’invisibile. Grazie cantanti e musicisti, la vostra bravura dona voce e suoni a chi non può parlare. Grazie Presidente Leonardo Ribolini, il tuo instancabile lavoro rende tutto possibile. Grazie Francesco Gabbani, la tua gentilezza disponibile e spontanea ci ricorda quanto la nostra città ti deve. Grazie alle persone nascoste, ai tecnici e a coloro che lavorano nel buio, senza i quali, in teatro, non si vede la luce. Grazie al pubblico, che ci ha accompagnato nel viaggio con emozione e stupore di fronte a cose vecchie e nuove che sentivano profondamente proprie”

 
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