L’Abruzzo apre le porte delle sue Dimore Storiche – Mostre – .

Castelli, fortezze, ville, parchi e giardini aperti ai visitatori gratuitamente: torna la giornata nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane. Riapre i battenti il ​​più grande museo diffuso d’Italia, che mette in mostra monumenti tra castelli, fortezze, ville, parchi e giardini lungo tutta la penisola. Accoglieranno gratuitamente tutti coloro che vorranno immergersi in luoghi senza tempo, circondati dalle meraviglie del patrimonio artistico e culturale italiano. . In Abruzzo sono 28 le dimore storiche aperte alle visite in occasione della 14a giornata nazionale dell’Adsi (Associazione Nazionale Dimore Storiche). Con un viaggio che va dagli affreschi della scuola di Raffaello allo studio dell’artista Summa. Si tratta di un patrimonio importante, che i proprietari custodiscono con dedizione e impegno e che contribuisce a formare il più grande museo diffuso presente sul territorio nazionale. «In Italia sono oltre 8.200 le abitazioni private abitualmente aperte al pubblico», sottolinea il presidente dell’Adsi Abruzzo, Giovanni Ciarrocca, «superando di gran lunga il numero dei comuni italiani, che ammontano a 7.901: in media, più di una abitazione per località. Le dimore storiche rappresentano la più grande industria culturale del Paese, creando valore economico e sociale nei settori del turismo artigianale e del restauro”.
Infatti, il 28% delle abitazioni si trova in comuni con meno di 5.000 abitanti, oltre la metà (54%) si trova in centri abitati con meno di 20.000 abitanti e il 31,3% in aree periurbane o fuori città. Inoltre, più di una casa su tre risulta essere all’interno di un borgo storico, una su quattro in una zona rurale. Le residenze sono beni non delocalizzabili che generano valore sociale ed un’economia indissolubilmente legata al territorio. Se adeguatamente valorizzati, possono quindi rappresentare uno stimolo per la ripartenza dei piccoli comuni, garantendo un ritorno positivo alle attività produttive locali sempre più in difficoltà. Le aree interne – pari al 58% del Paese, dove vivono 13 milioni di persone – sono sempre più povere e prive di servizi a causa di uno spopolamento che va ben oltre l’attuale calo demografico.
Non solo, negli ultimi anni si è assistito ad una crescita della capacità di spesa del turismo a breve-medio raggio: il turismo di prossimità nei borghi rappresenta un’ulteriore opportunità per valorizzare e preservare il patrimonio culturale e naturale. Ma quest’anno la città di Pescara si arricchisce anche di due gioielli, la Fondazione Summa e il Museo Imago, così come verrà aperto per la prima volta Palazzo Margherita all’Aquila. Di seguito l’elenco delle dimore storiche visitabili.
Provincia di Pescara. Fondazione Summa, Museo Imago, Fondazione Pescarabruzzo. Fondazione Paparella, Parco di Villa Basile (Pescara), Convento di San Panfilo (Spoltore).
Provincia del CHIETi.Palazzo Tilli (Casoli) Palazzo Mayer (Fossacesia).
Provincia dell’Aquila. Palazzo D’Alessandro, Caporciano, Oratorio di Sant’Antonio dei cavalieri de Nardis e Palazzo de Nardis, Palazzo Ciolina, Grancia dei Celestini già convento di Santa Lucia sec. XIII-). Palazzo Vitto Massei (Pettorano sul Gizio) Complesso di Palazzo Sipari (Pescasseroli). Palazzo Ciarrocca, (Santo Stefano di Sessanio)
Provincia di TERAMO. Pinacoteca Civica Casa Museo “Vincenzo Bindi” (Giulianova) Villa Rossi (Silvi)

 
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