Guerre antiche e conflitti moderni – .

AREZZO – Giovedì 30 maggio 2024, ore 18, Spazio Pergentino delle Arti in via Cavour 188, ad Arezzo, ospita una conversazione dal titolo “Guerre antiche e conflitti moderni” insieme a Alessandro Barchiesi E Federico Canaccini.

L’iniziativa, moderata dal giornalista culturale Marco Bottiè organizzato daAssociazione culturale Ezechiele in collaborazione con ilAAssociazione culturale LIRIA.

Due stimati professori universitari: il latinista e il filologo classico Alessandro Barchiesi e il medievalista Federico Canaccini – dialogano e riflettono sulle guerre contemporanee, che continuano a macchiare di sangue il mondo, attraverso grandi capolavori come l’Eneide e l’Iliade e i parallelismi con le guerre medievali.

Alessandro Barchiesi

Alessandro Barchiesiprofessore di studi classici alla New York University, è studioso di epica antica e autore di saggi sulla tradizione omerica, sull’Eneide e sulla poesia di età augustea, in particolare quella di Ovidio.

Il suo intervento si concentrerà sull’epica antica, che ci offre immagini di guerre lontane, ma può servire a misurare somiglianze e differenze con il nostro presente. La rappresentazione dei fatti infatti non è realistica, ma sia Omero che Virgilio hanno intuizioni profonde sul significato della guerra. Ci mostrano, ad esempio, che nessuna guerra corrisponde alle intenzioni con cui i protagonisti la scatenano, e che alla fine di ogni guerra tutto deve essere rivalutato e cambiare significato. Interessante è anche il rapporto tra guerra e guerra civile, che è molto importante sia nell’Iliade che nell’Eneide.

Le differenze tra questi due poemi epici rivelano il passaggio da un’idea di guerra legata al tribalismo e all’onore a un’idea di guerra come processo di formazione di stati e imperi.

Federico Canaccini

Federico Canaccinidocente di studi medievali presso l’Università Pontificia Salesiana, si occupa di storia comunale toscana e di storia della guerra nel Medioevo.

Il suo intervento si concentrerà sulle lotte che hanno caratterizzato il lungo millennio medievale, a partire dallo scontro tra la “Romanitas” e la “Barbaritas”, per proseguire in un confronto tra Cristianesimo e Islam, frammentandosi in centinaia di conflitti interni e assegnando ogni volta una nuovo nome e nuovo volto all’altro, al nemico.

In particolare, il conflitto comunale delle guerre toscane, riassunto dal binomio guelfo-ghibellino, insanguinò la Toscana e l’Italia a partire dal XIII secolo e proseguì poi per tutto il Medioevo, superandone i limiti per arrivare con sostanziali modifiche fino al XIX secolo. , con il neoguelfismo e il neoghibellinismo. L’uso e l’abuso di termini e di propaganda saranno motivo di riflessione su come, in definitiva, alcuni meccanismi si ripetano fino ai giorni nostri, in un momento in cui stiamo vivendo il dramma di nuovi conflitti.

 
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