Viterbo, stop sperimentale alla rotatoria ingorgata (ma i pareri sono contrastanti) – .

Viterbo, stop sperimentale alla rotatoria ingorgata (ma i pareri sono contrastanti) – .
Viterbo, stop sperimentale alla rotatoria ingorgata (ma i pareri sono contrastanti) – .

È il giorno della verità: la contestatissima rotatoria di San Lazzaro, che tanti ingorghi e polemiche fin dalla sua costruzione, chiude oggi per circa un mese in via sperimentale. La modifica della viabilità consentirà a Tps Pro, la società incaricata dal Comune di redigere il piano urbano della mobilità sostenibile, di «posizionare sensori e valutare l’impatto che queste modifiche avranno sulla viabilità. Verrà sperimentata una soluzione alternativa a quella attuale. Il divieto parziale sulla rotatoria sarà segnalato tramite apposite transenne”, spiega il Comune.

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Le reazioni

Le reazioni, già prima del fatidico giorno, furono immediate: pro e contro. «Sebbene sia apprezzabile l’idea di trovare una soluzione al problema del traffico alla rotonda del Cimitero, la soluzione che emerge con la sperimentazione individuata dal Comune sembra aggravare il problema e non risolverlo» sostiene la capogruppo FdI, Laura Allegrini . «La mancata svolta a sinistra all’ingresso di Villanova penalizzerà le attività commerciali presenti e costringerà i residenti a spingersi fino a via della Palazzina per raggiungere casa. Da tempo si parla di incanalare il traffico dal quadrante nord della città in ingresso sulla Cassia ed uscita da via Garbini, via dell’Industria e il suo prolungamento da Poggino all’area ex “Oasi” prevista nel Pnrr. Attualmente queste condizioni non ci sono perché non c’è l’estensione e quindi questa soluzione “ibrida” peggiorerà il traffico. La soluzione proposta riverserà tutto il traffico nella prossima rotatoria (Ipercoop) con problemi ancora più gravi”.

Allegrini chiede di «rivalutare questa ipotesi e di convocare subito la terza commissione per informarci nel dettaglio sui risultati forniti dai tecnici responsabili del piano urbano della mobilità sostenibile».

Di parere opposto, e in linea con la scelta del Comune, è l’attivista Giovanni Faperdue, che da 214 giorni protestava davanti alla rotonda con tanto di cartello. «Tutti gli automobilisti erano d’accordo con me sulla necessità di modificare quel “nodo scorsoio” nel traffico cittadino. Ora che l’amministrazione comunale ha annunciato le modifiche temporanee alla viabilità, per la raccolta dei dati di traffico, che costituisce il primo passo utile e necessario per lo studio delle modifiche da apportare, per renderlo agevole e moderno, ecco una grido che mi lascia perplesso. È vero che la nuova viabilità comporterà qualche sacrificio, ma tutti i cittadini dovrebbero accettarlo, pensando ai benefici che una rotatoria modificata e più scorrevole porterà al traffico quotidiano. Ricordo a tutti che quella rotatoria è stata realizzata in modo errato, senza studi accurati che ne avrebbero scoraggiato la realizzazione”.

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Il Messaggero

 
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