« ABBIAMO PIANI AMBIZIOSI. L’RC PROFESSIONALE DA PORTARE. POI…”. E PUNTA SU PARTNERSHIP A LUNGO TERMINE CON AGENTI E BROKER – .

3 giugno 2024

Parla il membro del consiglio di amministrazione e responsabile dell’attività di intermediazione di Omnyy Europe srl, il veicolo scelto per sviluppare il business nel nostro Paese.
Raffaele Norrito

L’obiettivo è espandersi in Europa. E il primo mercato individuato per raggiungere questo scopo è quello italiano. E’ questa la scelta del Managing General Agent londinese Omnyy LLP.

In attività dal 2010, Mga è di proprietà della Lockton, ha 30 dipendenti, premi lordi emessi per 50 milioni di sterline, dieci linee di business con il supporto di 20 assicuratori tra cui Lloyd’s e Market Company. Il veicolo individuato per sviluppare l’offerta italiana (che inizialmente si concentra sul r.c. professionale) è Omnyy Europe srl, iscritta alla sezione A del Rui e il gestore prescelto per perseguire gli obiettivi prefissati è Raffaele Norrito.

In particolare gli è stato affidato il ruolo di consigliere di amministrazione e responsabile dell’attività di intermediazione della società. Siciliano di Mazara del Vallo (Trapani), classe 1962, Norrito ha maturato esperienza come sottoscrittore, broker e promotore d’impresa. È stato, nel corso degli anni, coverholder agent del Lloyd Adriatico, amministratore delegato di GR Broker, amministratore di Sicula Brokers, amministratore delegato di Eagle Direct, responsabile della divisione business italiana di Lime Street Insurance brokers, amministratore delegato di Ipa-Direct, membro del divisione aziendale italiani di Special Risk Insurance Brokers Ltd, responsabile della divisione italiana di Kinetic Insurance brokers Ltd, responsabile dello sviluppo del business Eu di Jatco Insurance Brokers Pcc Ltd e responsabile della sottoscrizione Italia di Omnyy Llp (Londra). Ha operato nei mercati italiano, britannico e maltese. Tuttointermediari.it lo ha intervistato.

Richiesta. Perché la londinese MGA Omnyy LLP ha deciso di puntare sul nostro Paese?

Risposta. L’Italia ha una giurisdizione molto favorevole alla luce dei nostri obiettivi e dello svolgimento delle nostre attività di intermediazione. Inoltre ha un’autorità, mi riferisco all’Ivass, che gode di una buona considerazione a livello europeo. Omnyy Europe ha competenze simili a quelle di un vero assicuratore, nel senso che interpreta molte delle funzioni tipiche di una compagnia: ad esempio c’è l’attuario e ci sono i sottoscrittori. Nel nostro caso siamo una Mga e operiamo a tutti gli effetti come operano gli agenti. Quando questi integrano i comportamenti della Mga, si ritrovano, a livello normativo, con una serie di obblighi gestionali, organizzativi e analitici. Svolgere il ruolo di MGA significa operare in un contesto estremamente regolamentato (basti pensare che c’è l’obbligo di fare il Pog) e in questo l’azione dell’Ivass è, a mio avviso, esemplare.

D. Quando è stata fondata Omnyy Europe? E da quando è operativo in Italia?

R. Ci sono voluti due anni per sentirci pronti ad operare sul mercato italiano e al termine di questa fase, nel giugno 2023, abbiamo costituito l’azienda. Successivamente abbiamo avviato l’iter autorizzativo. Dallo scorso febbraio l’agenzia è operativa a tutti gli effetti.

La sede di Omnyy LLP a Londra

D. Quali sono gli obiettivi di Omnyy Europe per il mercato italiano?

R. Siamo ambiziosi. Puntiamo ad una crescita capace di supportare la vostra permanenza in Italia. Non vogliamo posizionarci come concorrenti di questa o quella azienda, anzi la vocazione è quella ereditata dai mercati inglesi, ovvero la collaborazione; c’è molto più beneficio e più forza nel sostenersi a vicenda. L’intento è stringere accordi con chi ha interesse a collaborare, individuare ambiti in cui vincono tutti, in una logica vantaggioso per tutti. In questo abbiamo una buona tradizione, già evidenziata sul mercato inglese.

D. Come punto di partenza avete scelto la commercializzazione di soluzioni assicurative di responsabilità civile professionale. Come mai?

R. È un territorio che conosciamo molto bene; i nostri sottoscrittori sono esperti, ci danno un ottimo supporto in questo senso, quindi la proposta di soluzioni relative alla responsabilità professionale ci è sembrato il modo migliore per iniziare a muoverci, con agilità, nel mercato italiano. Tra le altre cose, l’assicurazione di responsabilità professionale è una delle aree di attività principali di Omnyy. Le nostre soluzioni coprono 11 categorie di professionisti e anche quelli non regolamentati. Il nostro approccio si concentra soprattutto sui tanti piccoli professionisti che hanno una bassa esposizione al rischio; in genere si tratta di soggetti che necessitano di essere in regola con le normative. Questo non vuol dire che non siamo concentrati sulla qualità dell’assunzione di rischi che facciamo.

D. Come evolverà la vostra proposta commerciale nei prossimi mesi?

R. È nostra intenzione concentrarci su tre aree di intervento entro il 2024. La prima è l’ assicurazione per la responsabilità civile dei pubblici ufficiali, l’assicurazione della responsabilità civile dei pubblici ufficiali, in tutte le sue forme. In Italia gran parte della forza lavoro dipendente è impiegata nel settore pubblico e quindi le prospettive sono molto interessanti. Poi c’è l’Rct dei piccoli Comuni. In quest’area riscontriamo una carenza di offerta e inoltre non ci sono quei picchi di rischio che contraddistinguono i comuni più grandi. Inoltre è semplice comunicare con le amministrazioni attraverso i nostri intermediari. La terza area di attività è Responsabilità degli amministratori e dei funzionariun mercato maturo.

D. I rischi sono coperti dall’unica compagnia con cui lavori, ovvero Accelerant Insurance Europe SA/NV?

R. SÌ. Con questa società, che opera in regime di stabilimento in Italia, abbiamo un rapporto molto stretto ed essendo un agente generale amministratore non potrebbe essere altrimenti.

D. Avete intenzione di siglare accordi di collaborazione anche con altre aziende?

R. L’intento è quello di onorare, e lo affermo con estrema convinzione, la fiducia che Accelerant ci ha accordato, con la quale abbiamo anche un impegno a lungo termine. Accelerant rappresenta per noi la prima scelta. Andremo avanti con questa compagnia anche se potrebbero esserci approfondimenti su aree che non sono di particolare interesse per Accelerant stessa o che possano suggerire una collaborazione tra questa compagnia e altri assicuratori.

Un momento dell’intervista a Raffaele Norrito, presso la sede legale dell’azienda in via Vincenzo Monti a Milano

D. Parliamo della rete di intermediari che intendete costruire. Quali sono i tuoi progetti da questo punto di vista?

R. Inizialmente ci siamo rivolti a privati, agenti e broker (attualmente sono una ventina in totale), con i quali avevamo già avuto rapporti di collaborazione in passato. L’idea è quella di instaurare partnership continuative e durature, come già avviene nei mercati in cui operiamo. Per quanto riguarda i broker, tendiamo a individuare coloro che sono bravi a gestire le reti, quelle strutturate. In relazione agli agenti, ci concentriamo sulla nuova figura di agenti che noto esistere e che è quella, se posso usare questo termine, della Mga «Stile italiano», colui che magari trova difficoltà per una serie di situazioni a svolgere pienamente la propria attività di intermediazione. In questo senso, in noi gli agenti possono trovare quel partner capace di colmare il gap, quella struttura che sviluppa il prodotto, lo studia, ne valuta la tariffa, anche in termini di possibilità di commercializzazione, e poi lo rende disponibile.

D. Cosa dovrebbe fare chi è interessato alla tua proposta?

R. Abbiamo lanciato un software Abilitatore, utilizzabile via web, per gestire l’intero processo assicurativo dall’inizio alla fine, compresa la gestione dei sinistri. Il preventivo si ottiene con pochi click. È una piattaforma emittente che “dialoga” e questo, secondo me, è estremamente importante. Normalmente la comunicazione sul web è univoca e questo può generare malintesi o interpretazioni errate. Il nostro sistema è in costante comunicazione con tutte le parti coinvolte, compreso l’assicuratore, che hanno accesso al sistema in qualsiasi momento. Per quanto riguarda ulteriori informazioni sulla nostra azienda, abbiamo recentemente aperto la nostra pagina su Linkedin.

D. La sede centrale di Omnyy Europe è a Milano. Avete intenzione di aprire sedi anche in altre città?

R. Non adesso.

D. In definitiva, quali innovazioni pensate di portare, come Mga, sul mercato italiano?

R. L’assicurazione della responsabilità civile professionale in Italia è per la maggior parte totalmente regolata da norme e, in un contesto del genere, non c’è molto spazio per innovare. Semmai l’innovazione è di processo, cioè nel modo in cui si costruisce la politica, la si rende più chiara e la si distribuisce. L’innovazione sta nella flessibilità evidenziata per rispondere alle evoluzioni, nella costante interpretazione del rischio per mantenerlo redditizio. E poi la velocità di quotazione, l’affidabilità dei broker che collaborano con noi che a sua volta dà sicurezza ai clienti. Il fatto di utilizzare il marchio Omnyy anziché quello di Accelerant è innovativo, anche se non nascondiamo che dietro la nostra proposta c’è questa azienda. Vogliamo apparire come il distributore di quel prodotto che rispecchia il nostro modo di operare. Siamo aperti allo studio di nuovi prodotti: l’intermediazione italiana vede da sempre presentata l’offerta degli assicuratori. Al contrario, l’assicuratore inglese è solito “sottoporre” la richiesta di intermediazione. Vogliamo cambiare le cose. Questa è la nostra filosofia.

D. A livello personale, cosa ti aspetti da questa nuova esperienza?

R. È relativamente “nuovo”, perché comunque avevo già avuto un ruolo in Omnyy a Londra. È una novità tanto che mi sono dovuto trasferire in Italia dopo tanti anni trascorsi nella sede di Londra. Mi aspetta un periodo di super lavoro. Dal punto di vista aziendale, conosco il potenziale di Omnyy e conosco il business plan che sta dietro ad esso. Omnyy crescerà anche in Italia e lo farà in modo ragionato, equilibrato e in tempi brevi.

Fabio Sgroi

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