“Farò il contrario di lui” – .

“Farò il contrario di lui” – .
“Farò il contrario di lui” – .

“Ora purtroppo non posso dimettermi nemmeno se lo volessi, perché tra le poche regole che mi sono date nella vita c’è quella di fare esattamente il contrario di quello che ha fatto Matteo Renzi”. Così con una battuta il premier Giorgia Meloni, a Quarta Repubblica, su Rete4, riferendosi alla richiesta dell’ex premier Matteo Renzi di dimettersi nel caso in cui non passasse il referendum sulle riforme. Poi il premier ha spiegato come e dove è nata l’idea del saluto rivolto a Vincenzo De Luca a Caivano. “Ci ho pensato mentre ero in macchina e mi hanno detto: c’è il presidente De Luca”. Così il premier Giorgia Meloni, ospite di Quarta Repubblica, in onda su Rete4, ha raccontato la genesi del saluto a Caivano al governatore della Campania Vincenzo De Luca. “Se penso di fare qualcosa, tendo a farla”, ha osservato. Nel corso dell’intervista con Nicola Porro, il presidente del Consiglio ha affrontato anche temi di grande attualità come la riforma della giustizia. «L’Anm parla di vendetta, ma vendetta di cosa, perché ti vendichi di qualcuno quando ti ha fatto del male, la magistratura crede che abbia fatto del male a me e perché? Pier Camillo Davigo dice che ci vogliono dividere perché poi contiamo tutti meno ma contiamo rispetto a chi? Perché il problema non è quanto conta la magistratura rispetto alla politica. Queste dichiarazioni conflittuali mi lasciano sempre molto perplesso”.

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Uno sguardo anche al caso Toti: «Ho già detto che secondo me chi può decidere su questa questione è Giovanni Toti semplicemente perché Giovanni è l’unico che conosce veramente la verità. Lui sa cosa è giusto fare e penso che dovrebbe fare quello che ritiene più giusto per i cittadini della Liguria, cioè valutare la capacità dei cittadini di governare e valutare – aggiunge – Se, come dice, è innocente , chiaramente far dimettere qualcuno che è stato scelto dai cittadini perché accusato di qualcosa di falso è mancanza di rispetto verso i cittadini mentre se la cosa non fosse falsa sarebbe mancanza di rispetto verso i cittadini non dimettersi” , conclude. Infine le polemiche che coinvolgono il Presidente della Repubblica. «Con il presidente Mattarella vedo continuamente il tentativo di trascinarlo nell’arena politica, di parlare di presunte divergenze con il governo, credo che, al centro di questa strategia» ci sia il tema delle riforme. Continuano a rifugiarsi dietro il Capo dello Stato i cui poteri non vengono intaccati” dalla riforma del premierato, “non rispettano il Presidente della Repubblica. Non bisogna coinvolgerlo in questi litigi politici”, l’attacco finale del primo ministro.

 
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