«Ci ​​voleva Maldini, non capisco il ruolo di Ibra. Leao, Theo e Maignan non sono cedibili. Fonseca? Vediamo…” – .

«Ci ​​voleva Maldini, non capisco il ruolo di Ibra. Leao, Theo e Maignan non sono cedibili. Fonseca? Vediamo…” – .
«Ci ​​voleva Maldini, non capisco il ruolo di Ibra. Leao, Theo e Maignan non sono cedibili. Fonseca? Vediamo…” – .

Mauro Tassotti vuole un Milano competitivo. Lo vuole lui, lo vogliono tutti i tifosi rossoneri. Una Milano che deve ripartire da un progetto fatto anche di persone. Alla 19a edizione del Fondazione Vialli e Mauro Golf CupTasso ci apre il suo cuore.

Di Milan ne hai vissuti tanti, che momento è oggi per il club di Gerry Cardinale?

“È un momento un po’ speciale per il Milan”.

Anche perché, e qui torniamo al recente passato, non esiste più una figura come quella di Paolo Maldini.

«Non ho mai capito certe scelte. Non capivo come una persona come Paolo non si trovi più all’interno del Milan. Non credo che ci fosse una persona migliore di lui per quel ruolo”.

E a proposito di risultati…

«Secondo me i risultati del Milan di Pioli sono buoni. Forse non sembra così perché due anni fa finiva lontano in classifica dal Napoli e adesso dall’Inter. Ma queste due squadre hanno fatto cose straordinarie”.

Intanto oggi i tifosi chiedono un progetto ambizioso.

«Dobbiamo aspettare il mercato per capire se sarà così. Credo che il Milan debba tenere i migliori giocatori. Il Milan non è una squadra che può pensare solo ad acquistare giovani, a farli crescere, a migliorarli e poi a venderli come è successo con Tonali”.

Quindi non venderesti mai Maignan, Theo e Leao?

«Non mi arrenderei mai. A meno che non venga una di queste persone e ti dica che non vogliono più che restiamo qui perché non mi adatto più. Sono giocatori forti e non capisco perché un club ambizioso debba cedere i suoi giocatori più forti e poi andare a prendere ragazzi giovani”.

Ha capito il ruolo di Ibrahimovic nel Milan?

«Onestamente non ancora. No, nel senso che Ibra non ha ancora parlato del suo ruolo, di cosa vuole fare. Non ho ancora capito chi decide all’interno della società ma penso che dovrebbe decidere con il presidente. Lui è l’uomo del calcio.”

La scelta di Paulo Fonseca è quella giusta?

«Lo conosco per la mia esperienza con la Nazionale ucraina quando allenava lo Skakhtar. E’ uno che ha idee, uno capace e poi non so se sia il miglior profilo per il Milan”

C’è sicuramente bisogno del numero 9

«Forse anche due se la società non conferma Jovic. Forse era già un’esigenza dalla scorsa stagione. Siamo all’inizio del mercato. Tifo sempre perché il Milan torni ad essere grande”.

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