Autovelox, 16 milioni di multe nel padovano in un anno. Il primato di Cittadella – .

Autovelox, 16 milioni di multe nel padovano in un anno. Il primato di Cittadella – .
Autovelox, 16 milioni di multe nel padovano in un anno. Il primato di Cittadella – .

Prima la raffica di omicidi firmata”Fleximan”, poi la spaccatura tra sindaci favorevoli e sindaci contrari, infine il decreto Salvini che impone regole più severe per l’insediamento. Da sei mesi gli autovelox sono al centro di notizie e conflitti politici. Ma quanti soldi portano nelle casse pubbliche e come vengono poi utilizzate queste entrate? Una risposta ufficiale arriva dal Viminale che nelle ultime ore ha pubblicato la “Denuncia dei proventi da violazioni al codice della strada” relativa all’anno 2023. Se ci concentriamo solo sulle multe per eccesso di velocità scopriamo che in tutta la provincia di Padova le sanzioni pesano complessivamente almeno 16 milioni di euro (la cifra è destinata ad aumentare visto che per alcuni Comuni il dato non è ancora disponibile).

LA CLASSIFICA

L’importo complessivo comprende tutte le tipologie di multe legate all’eccesso di velocità, comprese quelle innescate dai laser mobili, ma la stragrande maggioranza proviene naturalmente dagli autovelox fissi. Quelli più dibattuti e contestati.
Al primo posto c’è ovviamente la Capitale: con i suoi undici autovelox gestiti lungo l’anello delle tangenziali Comune di Padova nel 2023 ha registrato sanzioni per 4,8 milioni di euro. Un numero progressivamente decrescente: nel 2022 si parlava di 4,9 milioni e l’anno prima addirittura 8,7. A Padova i proventi complessivi delle multe del Codice della strada nel 2023 sono stati 15,6 milioni e questo significa che le multe per eccesso di velocità rappresentano un terzo.
Al secondo posto il Cittadella con 3,4 milioni di multe. Qui i velox sono cinque, in un contesto dove troviamo 40mila veicoli al giorno, grandi volumi di traffico pesante e arterie pericolose che tagliano in due il Paese.

LA BATTAGLIA LEGALE

Al terzo posto con 1,6 milioni qui CadonegheIl Comune dei due autovelox con 58mila multe in due mesi demoliti l’estate scorsa lungo la vecchia Via del Santo. È in corso una battaglia legale legata ad irregolarità nel processo di installazione degli strumenti e l’ex comandante dei vigili è indagato per falsificazione di documenti pubblici e tentata estorsione. Molte multe sono già state cancellate e di quegli 1,6 milioni il sindaco Schiesaro spiega: «Sono soldi accantonati perché dovranno essere restituiti. La somma che resta davvero alla fine è di 63mila euro”.

GLI ALTRI COMUNI

Nella particolare classifica troviamo poi: San Pietro in Gu con 1,2 milioni, Tribano con un milione e Piove di Sacco con 871mila euro.
Premesso che per alcuni Comuni la somma non è stata ancora pubblicata sul sito del Viminale, va evidenziato che per diverse amministrazioni è possibile avere solo una cifra aggregata. È il caso dei dieci comuni della Federazione Camposampierese: qui sono cinque gli autovelox fissi e in totale ammontano a 1,9 milioni di euro di multe emesse nel 2023. La stessa somma, 1,9 milioni, la registra l’Unione dei Comuni Pratriarcati (Albignasego, Maserà e Casalserugo) che gestisce anche un discusso autovelox ad Albignasego subito dopo il bivio di Battaglia, dove il limite scende da 90 a 70 all’ora.
Sono inoltre 23 i Comuni che dichiarano di non aver raccolto nemmeno un euro. In generale l’Alta Padova ha valori molto più alti rispetto alla Bassa Padova.

IL MECCANISMO

Questi sono i dati sulle multe, ma è sbagliato pensare che siano i sindaci a raccogliere tutti questi soldi. Innanzitutto va ricordato che molti Comuni riescono a riscuotere effettivamente meno del 50% delle multe emesse e poi va ricordato che la metà della somma va al proprietario della strada: molti velox sono a carico statale, regionale o provinciale strade. Alla fine, quindi, la maggior parte delle amministrazioni porta a casa il 25% e per legge la metà di questa cifra deve essere utilizzata per interventi stradali come segnaletica, piste ciclabili e così via. Il resto deve essere dirottato verso la cultura, i servizi sociali e altri settori. Sul sito del Viminale è possibile trovare per ciascun Comune (ma anche per Unioni e Federazioni) il dettaglio di quanti soldi sono stati ridistribuiti agli altri enti proprietari delle strade e come sono stati spesi i soldi raccolti.

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Il Gazzettino

 
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