Barba e Capelli | Quel gioco dell’oca (sulla sanità) che tiene Trani sempre a zero – .

Quanto ingenuo, quanto stupido, quanto credulone. Ogni tanto chiediamo un consiglio comunale tematico, qualche cittadino impegnato nel sociale, degno di lode, come Tonino Corraro fa sentire ancora la sua voce, ogni tanto accartocciamo qualche dichiarazione che dovrebbe lavare la faccia macchiata di fango della politica (parlo della melma che hanno riversato in faccia i leader politici di chi governa negli ultimi anni) ma Trani resta sempre nella casella “zero”. È un gioco dell’Oca in cui non devi nemmeno lanciare i dadi per arrivare da qualche parte e poi tornare indietro. No. Nel gioco dell’oca riguardo all’offerta sanitaria da garantire a città prestigiose come Trani, restiamo sempre a zero. Inutile ricordare che l’estate è alle porte e la popolazione di un capoluogo di provincia, città d’arte e valorizzata da manifestazioni attrattive che richiamano cittadini da fuori (penso alle preziose iniziative di Palazzo Beltrani, della Fondazione Seca e dell’Assessorato Biblioteca) resterà ancora senza gli aiuti Pronto e il salario minimo relativo al diritto alla salute, alla copertura di eventuali emergenze. Ai selfie e ai soliti proclami vuoti sovrapponiamo il cartone di quel gioco dell’oca e quei volti della politica locale imbrattati dal fango gettatoci addosso dai loro leader. E quel fango è anche sui nostri volti e sullo stemma di Trani. Che schifo!