Piemonte, centrodestra in volata. Corsa all’ultima preferenza – .


Oscar Serra 07:00 mercoledì 05 giugno 2024

Cirio avrà anche la vittoria in tasca, ma nella coalizione i candidati stanno lavorando duramente per ottenere tutti i voti. A Torino i favoriti sono Marrone, Ricca e Tronzano. In FdI qualche possibilità per gli outsider. Bongioanni uber alles a Cuneo


Tutti inseguono l’ultimo voto. Tredici liste, cinque liste legate a candidati governatori, oltre cinquecento aspiranti consiglieri in corsa per 50 seggi a Palazzo Lascaris. A quattro giorni dalle urne, il traino dei paladini delle preferenze, impegnati con le elezioni regionali Piemonte. Uno su dieci ce la fa. Armati di maalox e santini, saltano da un aperitivo all’altro tra birre, spritz e tartine. Ascoltano, promettono, annuiscono, assicurano. “La parola che dici più spesso in campagna elettorale?”, “Sì” risponde Alberto Cirio nella doppia intervista con Paolo Damilano. Chi lo conosce non ha difficoltà a credergli. Al termine dei festeggiamenti elettorali c’è una gara a chi ne ha di più, tra veri portatori di voto e i soliti imbucatori. Tutto va bene.


Questa è forse la prima elezione in cui il centrodestra avrà liste altrettanto competitive rispetto al Partito Democratico e ai suoi alleati. Non solo dentro Piemonte orientale, anche a Torino e nella sua area metropolitana, un tempo roccaforte rossa, oggi piuttosto sbiadita. Qui negli ultimi cinque anni Lega, ForzaItalia E Fratelli d’Italia Hanno radicato consiglieri uscenti e come Maurizio Marrone, Fabrizio Ricca E Andrea Tronzano stanno sfruttando al meglio le relazioni ed i benefici distribuiti negli ultimi cinque anni. Il primo sfruttando la sua rete all’interno del partito Georgie Meloni, le battaglie nel settore socio-sanitario (a partire dal fondo Vita Nascente per il contrasto all’aborto) e nel mondo dell’edilizia pubblica. Il leghista Ricca punta molto sul mondo dello sport al quale ha assicurato finanziamenti e attenzioni, il deputato di Forza Italia Tronzano è considerato un interlocutore affidabile dalle aziende e gode di una certa fiducia da parte di Cirio. Se ci fosse un euro da scommettere, nella regione che simboleggia la piazza pulita della legge contro il gioco d’azzardo, bisognerebbe scommettere su loro tre ai vertici delle rispettive squadre, un passo quasi obbligato (almeno per Ricca e Tronzano) verso l’agognata conferma in un più che probabile nuovo consiglio di centrodestra.


E gli altri? In FdI c’è il “fratello” che spinge Marrone Roberto Ravello. I due si amano più o meno come Caino e Abele ma a braccetto dovrebbero riuscire a tagliare il traguardo. Dietro di loro c’è l’altro consigliere uscente, il ragioniere Davide Nicco, per cui il Piemonte inizia a Villastellone e termina a Poirino. Più indietro lo suonano Emanuele Comba – che potrà contare sulla rete di relazioni garantita dal padre Fabrizioonorevole e coordinatore regionale del partito, molto forte a Torino Sud e nelle città di Nichelino e Moncalieri – e professore Giovanni Ravallichi dopo essere stato escluso per primo troppe volte ora non può permettersi un nuovo flop. Nella capitale FdI potrà avere cinque eletti più un supplente che prenderà il posto di chi verrà promosso da Cirio nella sua squadra. Tra le possibili sorprese spiccano tre donne: Alessandra Binzonimoglie di Giovanni Genovesionumero uno della Cna Piemonte, e Paola Antonetto, già candidato sindaco di San Mauro Torinese: entrambi corrono in ticket con Marrone; Mentre Paola Villata, gestore delle Terme di Sestriere, sta ottenendo consensi ben oltre i perimetri montani. Decisamente più difficile la corsa dell’ex sottosegretario Mino Giachinoche in caso di mancata elezione potrà sempre consolarsi con una “piemontese”, la sua invenzione culinaria, nata dalla sostituzione della fontina con la toma nella più classica cotoletta valdostana.


Restando a Torino, il clima in Lega è sempre più vivace. Il video con cui Sara Zambaia ha spiegato ai suoi elettori come votarla senza necessariamente esprimere una preferenza per Cirio, attraverso il voto diviso ha messo nei guai non solo il giovane (e ingenuo) candidato di Pianezza ma anche il presidente del Consiglio Stefano Allasia, che con lei ha stretto un asse di ferro. Quest’ultimo gareggia con Ricca per il primo posto, mentre dietro di loro è in gran forma Andrea Cerutti. Nel Carroccio la capitale dovrebbe garantire due posti più uno che subentra e l’unico che potrebbe insidiare questi tre (a meno di un improbabile exploit di Zambaia) sarebbe il chivassese Gianluca Gavazzavicepresidente uscente di Palazzo Lascaris.


Infine Forza Italia dove la sfida è per le posizioni di riserva alle spalle di Tronzano e coinvolge non solo il capogruppo uscente Paolo Ruzzolache ha ottenuto il sostegno della forte comunità di Damanhur a nord di Torino, e dell’ex deputato Carlo Giacomettoche si è trasferito tra la capitale e la sua Brusasco e dovrebbe poter contare sull’aiuto di Claudia Porchietto, candidato alle Europee e probabile consigliere esterno nel prossimo consiglio Cirio. Sono due volti storici del partito Antonio Tajanima attenzione anche ai due ex leghisti canavesani Mauro Fava E Claudio Leone (quest’ultimo portato in dono dall’Udc tramite Noi Moderati). E anche all’ex sindaco di Orbassano Eugenio Gambetta, un passato (remoto) da socialista e la voglia di dare la spinta finale. Per lui, però, l’impresa appare improbabile.


Difficile ipotizzare quanto potrà ottenere la lista civica Cirio, che l’ultima indagine BiDiMedia per il Bozza stime attorno al 5%: a Torino il duello è tra il consigliere uscente Silvio Maglianoche dai banchi dell’opposizione è saltato sulla zattera del governatore senza nemmeno bisogno di spiegare il suo shock, e Gian Luca Vignale, che prova a tornare nell’emiciclo di via Alfieri dopo cinque anni da capo di gabinetto. Difficile che entrambi, se eletti, diventino consiglieri. Potrebbe rivelare più di una sorpresa Enrico Delmiraniil vero motore dell’avventura Torino Bellissima.


Fuori Torino poche sorprese: a Cuneo il capogruppo uscente di FdI Paolo Bongioanni punta al primo posto per assicurarsi l’assessorato al Turismo a cui tenerebbe tanto. Dietro di lei c’è Lady Inalpi, Federica Barbero Invernizziche corre anche agli Europei, e poi in coppia Roberto Russo, Elisa Tarasco E Enzo Tassone. Nella Lega il favorito è l’assessore alla Sanità uscente, Luigi Icardi mentre il terzo posto, che va alla maggioranza, potrebbe andare alla lista Cirio dove si trova il candidato forte Marco Gallo, sindaco di Busca. Ad Alessandria contano i Meloniani Federico Riboldisindaco uscente di Casale Monferrato, mentre a Novara il commissario d’onore Gaetano Nastri dovrebbe poter essere eletto Marina Chiarelliattuale numero due del sindaco leghista Alessandro Canelli. Qui la Lega rischia di non ottenere l’eletto, che in questo caso sarebbe il consigliere uscente (e non rientrante). Matteo Marnati. E veniamo alle province monoelette, cioè quelle che eleggeranno un solo consigliere probabilmente appannaggio della prima forza della coalizione, cioè Fratelli d’Italia. A Biella Elena Chiorinoa Vercelli Carlo Riva Vercellottiad Asti Sergio Ebarnabo e nel Vco testa a testa tra Angelo Tandurellaconsigliere comunale a Domodossola, coadiuvato dal segretario Davide TitoliE Matteo Marcovicchio vicino all’ex presidente del consiglio regionale Valerio Cattaneo in una sorta di riedizione del congresso di novembre.

 
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