Elezioni amministrative 2024. Intervista a Maurizio Marrone, candidato consigliere della Regione Piemonte – .

Elezioni amministrative 2024. Intervista a Maurizio Marrone, candidato consigliere della Regione Piemonte – .
Elezioni amministrative 2024. Intervista a Maurizio Marrone, candidato consigliere della Regione Piemonte – .

Maurizio Marronenato nel ’82, attuale Consigliere dell’A Regione Piemonteviene rinominato con Fratelli d’Italia per l’accusa di consulente regionale. Laureata in Giurisprudenza e Dottore di Ricerca in Diritto Pubblico. Dal 2006 al 2011 consigliere nella Circoscrizione 4 di Torino e dal 2011 al 2016 consigliere comunale di Torino. Dal 2014 al 2017 è stato consigliere regionale dell’opposizione e nel 2019, con la vittoria del centrodestra, confermato per la seconda volta, diventando consigliere di maggioranza. Dal 2020 Assessore della Regione Piemonte alle Politiche sociali e integrazione socio-sanitaria, Delegificazione e semplificazione, Rapporti con il Consiglio regionale, Emigrazione, Cooperazione internazionale, Lavori post-olimpici.

I temi, i valori e i principi espressi nel Manifesto Pro Vita & Famiglia sono considerati da molti divisivi e “politicamente scorretti”. Perché hai deciso di firmare il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella tua vita e nella tua esperienza politica?

«Credo che i valori non negoziabili vadano difesi come dovere di civiltà, senza prestare attenzione a ciò che invece attacca dal fronte opposto. In Piemonte, grazie al lavoro svolto in questi cinque anni nel consiglio comunale di centrodestra, molti dei punti promossi dal Manifesto sono già realtà e sono certo che in caso di nostra riconferma potranno trovare terreno fertile terra anche in futuro”

In che modo, nella tua passata esperienza personale, professionale o politica, hai già avuto modo di impegnarti concretamente sui valori e sui principi espressi nel Manifesto?

«Il Manifesto pone al centro la costituzione di un Fondo per la Vita Nascente, quel punto, in particolare, è una realtà in Piemonte dal 2022, perché ho istituito il Fondo regionale per la Vita Nascente con una dotazione di 1,5 milioni di euro. Sono sempre stata in prima fila per la difesa della vita, della famiglia e la lotta all’ideologia di genere, convinta che la nostra società debba ripartire dai legami comunitari primari”.

Scegli un punto del Manifesto firmato che considereresti prioritario da affrontare se eletto o rieletto e spiegaci cosa proporresti, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.

«Scelgo il punto 5 perché considero centrale il tema della Nascita. Un Paese che non ha più figli è un Paese che non ha futuro. Nel programma del centrodestra per le elezioni regionali del Piemonte volevo che fosse inserito appositamente un paragrafo su famiglie e natalità. Il Fondo Vita Nascente diventerà una misura strutturale, alzando l’asticella dei risultati e rafforzando il suo raggio d’intervento. Non più solo interventi a favore delle donne in difficoltà socio-economiche, ma un sistema complesso di sostegno alla famiglia e alla libertà di non dover scegliere tra lavoro e genitorialità, con interventi a sostegno di tutte le mamme e delle coppie: welfare aziendale, consulenza, formazione finanziaria , asili nido, nidi, kit per neonati, ascolto e sostegno psicologico”.

Hai già ricoperto la posizione per la quale ti candiderai nuovamente oggi. Quali azioni concrete avete attuato voi o il vostro gruppo negli ultimi cinque anni della legislatura uscente?

«In questi cinque anni di governo ho utilizzato le risorse antidiscriminazione della Regione Piemonte per sostenere importanti progetti di associazioni di disabili, a differenza di quanto accaduto con la passata giunta di sinistra, quando queste risorse venivano utilizzate per corsi “arcobaleno”. Ho impedito che la pillola Ru486 venisse somministrata nelle cliniche piemontesi, come avrebbe voluto fare l’ex ministro Speranza. Ho istituito il già citato Fondo Vita Nascente, che, mettendo risorse a disposizione delle associazioni di tutela materna e infantile, in un solo anno ha aiutato 478 mamme e coppie a mettere al mondo i loro figli”.

Cosa ritieni essenziale fare, se eletto, nei prossimi cinque anni, per attuare le politiche e i principi espressi nel Manifesto?

«Credo che dobbiamo continuare a tradurre i principi espressi in azioni concrete di governo. Per fare questo sarà necessario non fare passi indietro nonostante le critiche degli avversari, e allo stesso tempo mantenere un contatto diretto e di dialogo con le realtà che ogni giorno sono direttamente impegnate nella difesa dei valori e della Vita”.

Oltre ai valori e ai principi espressi nel Manifesto sottoscritto, quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene più urgenti focalizzare a livello locale?

«La famiglia deve tornare al centro. Dobbiamo immaginare un modello che veda finalmente valorizzato il nucleo fondante della nostra società. C’è tanto da fare nel mondo del Welfare, della Sanità, del Lavoro, della Cultura… I veri cambiamenti richiedono un lavoro costante e strutturale, per questo spero di poter proseguire sulla strada intrapresa in questi anni”.

 
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