CAOS ANCONA | Rubini sul futuro del club: «Evitare che tutto si trasformi nella fine del calcio in città» – .

CAOS ANCONA | Rubini sul futuro del club: «Evitare che tutto si trasformi nella fine del calcio in città» – .
CAOS ANCONA | Rubini sul futuro del club: «Evitare che tutto si trasformi nella fine del calcio in città» – .

ANCONA – L’Ancona non si iscriverà al prossimo campionato di Lega Pro. Il tracollo del club biancorosso ha scosso una realtà che mai si sarebbe aspettata un epilogo del genere. Sulla questione è intervenuto anche lui il consigliere comunale Francesco Rubini. L’ex candidato sindaco di Altra Idea di Città e grande tifoso dorico ha criticato i dibattiti social, definendoli dannosi per una città già in difficoltà: «I processi sui social, condotti dall’esercito dei vari ‘te l’avevo detto’, non servono ad altro che a inquinare ulteriormente una città già stremata”. Sottolinea come tali discussioni siano spesso alimentate da persone che cercano conforto nel mondo virtuale, piuttosto che da un reale desiderio di risolvere i problemi. Quelli di ‘Ho chiuso, mai più, farebbero bene a respirare profondamente e bere tanta camomilla così non possiamo farci niente con i loro piagnucolii”. Con queste parole Rubini evidenzia l’inutilità delle denunce e invita invece a mantenere calma e determinazione”.

Il consigliere comunale ha chiarito la situazione attuale della società, precisando che non si tratta di fallimento ma solo di mancata iscrizione alla Lega Pro: «Non siamo falliti, ma non ci siamo iscritti alla Lega Pro. L’Ancona può essere iscritta in una categoria inferiore. Va sostenuto ogni sforzo affinché l’Ancona, questa Ancona (senza fusioni e altri stratagemmi), una volta nelle mani del Sindaco, possa trovare una nuova proprietà, seria e solida, ed entrare in serie D”. Rubini conclude con un messaggio d’amore incondizionato per la squadra: “Ancona è amata, non si discute”, e un incitamento a non arrendersi mai: “Nessuno muore finché ha la forza di lottare”. Non sono mancate, infine, le critiche alla dirigenza: «il calcio è pieno di criminali, truffatori e improvvisatori, è risaputo; Tifare significa accettare il rischio, contestare, accettare le delusioni, ma non abbandonare mai i colori che si amano”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Brera Holdings, terzo flop a rischio dopo Lecco e Brescia. Iervolino-Milan, e adesso? – .
NEXT Ultime ore per la scelta del consiglio