Tra i primi ventotto numeri uno nei 51 anni di storia dell’ATP, nessuno ha mai avuto tifosi così conosciuti come quelli di colui che lunedì diventerà il ventinovesimo uomo sul tetto del tennis mondiale, Jannik Sinner. I Carota Boys hanno fatto scoprire al mondo del tennis che un altro tipo di tifo – colorato, rumoroso ma rispettoso – non solo è possibile, ma piace e vanta già numerosi tentativi di imitazione. Gianluca Bertorello, Alessandro Dedominici, Lorenzo Ferrato, Francesco Gaboardi, Alberto Mondino ed Enrico Ponsi, i sei ragazzi di Revello che dal 12 maggio 2023 tutti conoscono come i Carota Boys, il 4 giugno 2024, giorno in cui il loro idolo ha coronato la sua ricerca dei vertici della classifica non lo dimenticheranno facilmente, come dice Enrico.
Come ci si sente ad essere il fan numero 1 del tennista numero 1 al mondo?
«Quando al termine del match con Dimitrov, Fabrice Santoro disse a Sinner che sarebbe stato il primo tennista italiano numero 1 al mondo, l’emozione fu fortissima. Lo seguiamo fin da ragazzino, per noi è sempre stato il migliore, ma vederlo al top, con i numeri che attestano quello che abbiamo sempre visto in lui, è tutta un’altra storia. Gli abbiamo fatto i complimenti nel nostro gruppo WhatsApp, ma non ha ancora risposto; probabilmente ha ricevuto più messaggi martedì che dopo il suo primo titolo slam. Per come lo abbiamo conosciuto adesso ha in mente solo la semifinale con in mente l’Alcaraz”.
In poco più di 12 mesi Sinner è passato dal numero 8 al numero 1 della classifica. Siete sei suoi fan, da Revello ai Carota Boys. Qual è stata la salita più dura?
«Senza dubbio il suo: non abbiamo dovuto fare altro che andare in giro per il mondo per sostenerlo e testimoniare le sue vittorie. Per noi è stato solo divertimento, per lui è stato anche divertimento oltre alla fatica e ai sacrifici. Il momento in cui abbiamo capito che il numero 1 era solo questione di tempo sono state le Nitto ATP Finals di Torino, con i precursori delle vittorie di Pechino e Vienna. Se Sinner non fosse a questo livello probabilmente i Carota Boys non esisterebbero”.
Cosa avete in serbo per la semifinale di domani con l’Alcaraz?”
«Il nostro secondo Watch Party dopo quello alla Nuvola Lavazza di Torino in occasione della finale degli Australian Open. Questa volta sarà in un luogo dove siamo di casa, il Tennistadium di Lagnasco del VVT Vehementia Tennis Team, dove giochiamo a tennis. Un’occasione per vivere uno dei tanti episodi di quella che sarà la sfida infinita dei prossimi anni in puro stile Carota Boys. Ci aspetta una partita lunga e combattuta e, considerato l’orario pomeridiano, ci aspettiamo una forte partecipazione dei giovani. I requisiti per esserci? Iscrizione sul modulo disponibile sul nostro account Instagram, tanta voglia di sostenere Jannik fino alla fine e ovviamente qualcosa di arancione”.
Il sogno di Baby Jannik di diventare il numero 1 al mondo si è avverato, anche il tuo – arancione. Cosa c’è oltre il sogno?
«Vincere tutti i tornei del Grande Slam, restare stabilmente tra i primi tre del ranking e, nel breve termine, puntare forte sulle Olimpiadi di Parigi: questi i nostri auguri per il futuro di Sinner. Noi, sulla cresta dell’onda arancione, ci sentiamo bene e non chiediamo altro che di poter continuare a vivere questa avventura, ricordandone sempre la scintilla, sei amici e un amore folle per Jannik Sinner, non a caso il sottotitolo del nostro libro.”
