«Quello che nasce oggi – ha spiegato Dibenedetto – è un progetto nuovo che non è alternativo a Barletta 1922, ma con l’ambizione di raggiungere traguardi importanti. Auguro il meglio al club biancorosso, proseguiremo il nostro percorso in assoluta serenità”. Parlando di Barletta il riferimento all’esito della trattativa è inevitabile. Lo scorso 2 giugno Dibenedetto ha incontrato Dimiccoli per cercare di trovare un accordo, ma il 30 maggio il compenso aveva già sancito il trasferimento a Romano: «questo – ha spiegato Dibenedetto – fa parte del gioco, della trattativa. Evidentemente l’azienda ha scelto qualcosa di diverso, posso dirvi che ho fatto tutto il possibile per chiudere l’acquisto del Barletta 1922 e forse l’esito per me non è stato positivo perché volevo acquisire il 100% delle quote. Posso dirvi che la nuova proprietà ha contattato alcuni di noi, ma non c’è modo di collaborare: concentriamo le nostre risorse su un unico progetto, quello che rinasce oggi”.
Parlando del nuovo progetto Audace, Dibenedetto ha sottolineato la multidisciplinarietà che vedrà la partecipazione di atleti come Eusebio Haliti e ha annunciato che la squadra «giocherà le partite casalinghe allo stadio “Puttilli” sperando in un ripescaggio in Promozione». Per i nomi dei componenti e dello staff tecnico bisognerà aspettare “la prossima settimana”.
Questa è l’intervista completa a Michele Dibenedetto