Cresce il bisogno di ospitalità e nasce a Carpi la quarta Casa Agape – .

Cresce il bisogno di ospitalità e nasce a Carpi la quarta Casa Agape – .
Cresce il bisogno di ospitalità e nasce a Carpi la quarta Casa Agape – .

L’eredità di Madre Nina è più viva che mai e entro la fine dell’anno Carpi avrà una nuova Casa Agape, intitolata a Madre Teresadestinato ad accogliere le madri single e i loro figli. “Un sogno che coltiviamo da tempo – spiega Stefano Fortemembro del consiglio dl’amministrazione di Fondazione Casa della Divina Provvidenza – nasce dalla consapevolezza di come il bisogno di ospitalità in città continui a crescere. Un sogno reso possibile grazie al ricavato della vendita di un immobile, frutto di un lascito, che la Fondazione aveva a Riccione. Dopo un’attenta valutazione, nel gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha deciso di partecipare all’asta per acquisire la villa di Viale Carducci 99-103 e noi lo abbiamo fatto. Nonostante gli ostacoli burocratici che abbiamo incontrato, l’aumento dei costi delle materie prime e la difficoltà di trovare ditte a cui affidare i lavori… La Provvidenza ci ha messo lo zampino e ora il cantiere procede spedito”. Costo complessivo dell’intervento di ristrutturazione dell’immobile: 905mila euro, di cui 150mila a carico dell’ Cassa di Risparmio di Carpi Foundation. All’appello, conclude Forti, mancano circa 80mila euro, ma «contiamo sui generosi benefattori che non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno». Un progetto che continua Father Massimo Dottipresidente della Fondazione Casa della Divina Provvidenza, “aggiorna l’intuizione di Mamma Nina. Questa nuova casa è un segno tangibile di quanto la sua vocazione sia ancora moderna”.

Da vent’anni la Fondazione Pia risponde ai bisogni di accoglienza delle famiglie monoparentali caratterizzate da fragilità personale, sociale o economica: “la prima casa Agape a Carpi è stata inaugurata nel 2003 – spiega il responsabile Rossella Plain – dando così continuità al lavoro di Mamma Nina e attualizzandone i principi. La vita quotidiana rappresenta il primo strumento educativo e rigenerante per le madri ospitate. Donne che, dopo aver riletto il proprio passato e rielaborato la propria storia, vengono aiutate a costruire un nuovo percorso di autonomia grazie ad un prezioso lavoro di rete svolto insieme ai Servizi Sociali e alle associazioni del territorio. Fondamentali sono anche il benessere dei bambini e il sostegno alla genitorialità”.

Negli anni sono state aperte una casa a Modena e altre due a Carpi, in via Puccini e De Sanctis, “luoghi ad alta autonomia dove le donne si mettono alla prova contando solo sulla supervisione educativa. Oggi nelle quattro case Agape – prosegue Piana – sono ospitate 21 donne e 28 bambini ma in questi vent’anni sono state 350 donne e 470 bambini. Il tasso medio di occupazione è superiore al 90%”. Un segno inequivocabile di un bisogno reale e concreto di cui sia il pubblico che il privato devono farsi carico. I numeri sono impressionanti, basti pensare che il solo Comune di Carpi si occupa di 265 famiglie fragili con minori. Benvenuti quindi nella nuova casa Mamma Teresa, al cui progetto è stato affidato Piano energetico mentre i lavori vengono eseguiti dall’impresa Costruzioni Boccaletti.

Jessica Bianchi

 
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