Operazione in campo europeo, i vertici dell’organizzazione presi in Italia, tra cui uno ad Arezzo – .

Operazione in campo europeo, i vertici dell’organizzazione presi in Italia, tra cui uno ad Arezzo – .
Operazione in campo europeo, i vertici dell’organizzazione presi in Italia, tra cui uno ad Arezzo – .

Arezzo, 7 giugno 2024 – Una discarica abusiva di rifiuti nei pressi del porto di Anversa ha segnato l’inizio di un’indagine transfrontaliera che ha portato allo smantellamento di un’organizzazione criminale transnazionale con sede in Albania coinvolta nel traffico di droga su larga scala e nelle rapine a mano armata.

Frugando tra i rifiuti hanno scoperto degli imballaggi vuoto di cocaina ed effetti vari utilizzati per tagliare la droga. Dopo questa prima scoperta sono state rinvenute diverse discariche abusive contenenti decine di confezioni vuote di cocaina ed eroina, nonché materiali di produzione e confezionamento.

In totale, 17 sospetti sono stati arrestati a seguito di un’operazione coordinata il 4 giugno tra Belgio, Italia, Paesi Bassi, Austria, Germania e Svizzera. Altri due componenti della banda erano già stati arrestati in Olanda e Svizzera durante le fasi delle indagini.

L’indagine è stata condotta dalla polizia locale belga di Anversa in collaborazione con la polizia federale belga e le forze di polizia di Francia, Germania, Paesi Bassi, Svizzera e Italia ccon i Comandi Provinciali dei Carabinieri di Arezzo e Ravenna. Europol ha coordinato le attività internazionali.

Le decine di perquisizioni effettuate su ordine del gip di Anversa sono il risultato di un’intensa collaborazione con Europol e diverse forze di polizia straniere. Questi hanno avuto luogo in Belgio, ma anche in Germania, Francia, Paesi Bassi, Italia e Austria. L’indagine e l’intervento stesso sono stati supportati dalla rete @ON, finanziata dalla Commissione Europea e guidata dalla Direzione investigativa antimafia (DIA) italiana.

L’operazione in questione sottolinea quindi l’importanza della collaborazione nazionale e internazionale nella lotta alla criminalità organizzata. Ciò dimostra la determinazione delle autorità a smantellare le reti criminali e garantire la sicurezza della città e della regione.

Che i sospettati dell’organizzazione non siano estranei a queste attività è evidente dal fatto che i leader sono già stati condannati in Francia nel 2014 per reati identici con pene detentive di 10 e 12 anni. Altri sospettati nell’organizzazione hanno ricevuto condanne da 3 a 7 anni, a seconda del loro ruolo nel caso.

In Belgio, per individuare i vani nascosti utilizzati per contenere la droga, è stato chiamato in causa personale specializzato della polizia e della dogana di Anversa. Le perquisizioni sono state supportate da diversi cani antidroga della direzione di supporto cinofilo della polizia federale e del distretto di polizia di Anversa. La squadra di droni della zona di polizia di Anversa ha fornito supporto aereo.

Le indagini condotte dalla polizia di Anversa hanno presto rivelato che dietro queste discariche illegali si celava un’organizzazione criminale albanese. Questa organizzazione era coinvolta nell’importazione ed esportazione di cocaina ed eroina in diversi paesi europei, utilizzando veicoli dotati di doppio fondo. Durante le indagini, 2 trasportatori dell’associazione erano già stati arrestati nei Paesi Bassi e in Svizzera.

Nei veicoli, dotati di scomparti nascosti, sono stati rinvenuti 36.000 euro e 5 chilogrammi di cocaina ed eroina. Dall’indagine è emerso che l’organizzazione non solo trasportava e vendeva droga, ma collaborava anche con un altro gruppo criminale albanese per derubare i trasporti di droga dei clan rivali.

Questa banda violenta disponeva di un impressionante arsenale di armi da fuoco ed era stata coinvolta in passato in un tentativo di omicidio (perpetrato da albanesi “aretini”) di un rivale in Albania. L’organizzazione sarebbe specializzata nel taglio di grandi quantità di stupefacenti, da pochi chili a centinaia di chili e per questo scopo venivano acquistati su larga scala prodotti chimici, principalmente acetone.

Diversi gruppi stranieri erano in contatto con questa organizzazione, poiché dopo il taglio la droga veniva trasportata in vari paesi europei in veicoli dotati di scomparti nascosti a doppio fondo. Le successive indagini hanno portato alla luce diversi indagati legati tra loro da vincoli familiari, che sarebbero coinvolti nel commercio all’ingrosso di cocaina.

Si parla anche di una rapina a mano armata contro un carico di 395 kg di marijuana commessa a metà febbraio a Bruxelles. Risultati delle attività del 4 giugno – Operazioni in 5 paesi, grazie all’intensa collaborazione con EUROPOL e vari servizi di polizia stranieri, sono state effettuate perquisizioni simultanee nei Paesi Bassi, Francia, Italia e Germania. – 17 arresti di cui 11 in Belgio.

All’estero sono stati arrestati sei indagati, di cui due in Italia che erano ai vertici dell’organizzazione criminale. – Sono stati sequestrati: a) 100 kg di cocaina; b) ⁠6 armi da fuoco (pistole automatiche, mitragliatrici e silenziatori); c) ingenti somme di denaro (circa 265.000 euro) rinvenute anche in cavità e mobili con doppio fondo; d) prodotti chimici per il taglio dei farmaci; e) uniformi della polizia e giubbotti antiproiettile; f) immobili e veicoli dotati di doppio fondo; g) 2 laboratori per la raffinazione/lavorazione/estrazione della cocaina; h) 20 criptofoni.

Ad Arezzo, i Carabinieri del Comando Provinciale, coadiuvati dal personale dei Nuclei Cinofili CC di Firenze e Pesaro, hanno dato esecuzione ad un ordine di indagine europeo emesso dal Tribunale di Anversa (Belgio) e convalidato con decreto di riconoscimento emesso dall’Antimafia e della Procura Distrettuale Antiterrorismo presso il Tribunale di Firenze, rintracciando e arrestando un trentatreenne albanese, in quanto ritenuto responsabile dei delitti di spaccio di droga.

All’arrestato, nel medesimo contesto operativo, è stato notificato anche un ordine di esecuzione di pena detentiva, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo, poiché dovrà scontare una pena di due anni, dieci mesi e sei giorni di reclusione. reclusione, per reati in materia di droga commessi a Civitella Val di Chiana nel 2016. L’arrestato è stato portato nel carcere di Arezzo.

 
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