Quanto incidono le televisite sull’assistenza specialistica ambulatoriale – .

7/6/2024
Nel 2020con il risoluzione n. 464 della Giunta regionale, Regione Toscana ha definito le modalità di prescrizione, accesso, erogazione, registrazione e identificazione della spesa per le televisite e le attività di teleconsulto (visite e consulti erogati a distanza, collegandosi con il paziente per via telematica), per garantire la continuità assistenziale ai pazienti cronici in un contesto caratterizzato da misure di contenere il contagio da Covid-19 (lockdown, chiusura degli ambulatori, limitazione dell’accesso alle strutture).

E E’ possibile utilizzare la modalità telematica di partenza dalla prima visita di controllo (la prima visita è quindi prevista di persona). Da allora in poi le televisite rappresentano una modalità di consegna a disposizione degli specialisti locali.

In questo approfondimento aggiorniamo i dati al 2023, soffermandoci sulle discipline riconducibili alle patologie croniche più diffuse sul territorio, per capire se, uscite ormai dalle fasi acute della pandemia, le televisite continuano a rappresentare una valida alternativa alle visite di persona. Sono state considerate tutte le visite/televisite effettuate in Toscana tramite prescrizione nel ricettario nazionale oppure, per le sole visite per diabetici, tramite accesso diretto (previsto dalla DGR 493/2004 e successive integrazioni o modificazioni).

Nel 2023 in Toscana sono stati forniti 82.247 visite di follow-up, superiore al 2022, ma inferiore al biennio 2020/2021. Quello diabete continua ad essere lì disciplina meglio fornitainfatti da sole rappresentano il 21% del totale delle televisite, seguite dalle televisite per coagulopatie, medicina trasfusionale, geriatria e oncologia (Tabella 1).

Tabella 1. Televisite di controllo – Valori assoluti e per 100 televisite erogate – Toscana, periodo 2020-2023 – Fonte: elaborazioni ARS su dati flussi specialistici ambulatoriali

In generale, le prime visite e i controlli seguono un trend crescente dal 2020 (anno in cui si è registrato un forte calo per tutte le prestazioni ambulatoriali) al 2023 (Tavolo 2). Rispetto al totale delle visite effettuate, il 95,3% è stato effettuato in ambulatorio e il 4,7% tramite televisita. Questa percentuale segue un trend decrescente dal primo anno della pandemia, rappresentando il 7,1% perché le condizioni spingevano per un maggiore utilizzo di questa modalità.

Tabella 2. Visite (di prima e di follow-up), per tipologia (ambulatoriale o online) – Valori assoluti e per 100 visite di follow-up erogate – Toscana, periodo 2020-2023 – Fonte: Elaborazioni ARS su dati flussi specialistici ambulatoriali

In particolare, vediamo come i volumi di televisite erogate hanno raggiunto il loro picco nei mesi di lockdown di marzo-maggio 2020, per poi diminuire e posizionarsi su valori mensili più costanti nel resto del periodo osservato (Figura 1).

Figura 1. Televisite di follow-up, per mese di erogazione – Valori in migliaia – Toscana, periodo 2020-2023 – Fonte: Elaborazioni ARS su dati flussi specialistici ambulatoriali
fig1 approf 7 giugno 2024
Come in passato, in 2023 L’Azienda che ha fornito più televisite di controllo era ilAOU di Careggi, che da solo garantisce il 29% del totale delle visite televisive in Toscana (Tabella 3). A seconda della disciplina, però, si può notare che ci sono aziende che erogano la quasi totalità dei servizi: ad esempio l’AOU senese per la psichiatria (71,5% del totale), l’AOU Careggi per le coagulopatie (81,8%) o il Centro AUSL per la Geriatria (76,6%). Questo andamento dipende evidentemente dalle modalità organizzative dell’azienda e dall’eventuale presenza di ambulatori o protocolli di cura specifici.

Tabella 3. Televisite di controllo, per disciplina e azienda erogatrice – Valori assoluti e per 100 televisite erogate per disciplina (riga) o per azienda (colonna) – Toscana, anno 2023 – Fonte: Elaborazioni ARS su dati flussi specialistici ambulatoriali
tab3 approvata il 7 giugno 2024
IL visite televisive Sono in diminuzione in tutte le società ad eccezione di AUSL Centro e AOU Careggidove aumentano rispetto al 2022 (figura 2).

Figura 2. Televisite di controllo, per azienda erogatrice – Valori assoluti – Toscana, periodo 2020-2023 – Fonte: Elaborazioni ARS su dati flussi specialistici ambulatoriali
fig2 approf 7 giugno 2024
In relazione all’obiettivo regionale C13.R3 assegnato dalla Regione Toscana alle imprese nel 2023 (delibera n. 70 del 30 gennaio 2023), che prevedeva il mantenimento o l’incremento della percentuale di visite di follow-up effettuate in telemedicina rispetto a 2021, osserva come solo l’AUSL Toscana Nord-Ovest e l’AOU Meyer hanno raggiunto l’obiettivo prefissato, con decrementi variabili nel resto delle aziende (Tabella 4).

Tabella 4. Televisite sul totale visite per azienda erogatrice – Televisite ogni 100 visite (ambulatoriali o televisite) erogate – Toscana, periodo 2020-2023 – Fonte: Elaborazioni ARS su dati flussi specialistici ambulatoriali
tab4 approvata il 7 giugno 2024
Il calo generale dei volumi si traduce in un calo generale dei tassi di consegna per 1.000 abitanti. Nel Il 2023 conferma un’elevata variabilità sul territorio regionale, se relativizzato alla popolazione residente. Le mappe per area, distretto di erogazione e disciplina, oltre a evidenziare un’ampia gamma di variazioni da area a area, sono raramente sovrapponibili tra loro (Figura 3). Pertanto, al variare della disciplina, cambia anche la distribuzione dell’offerta sul territorio, a seconda dei volumi precedentemente descritti.

Figura 3. Televisite di controllo, per comprensorio di distretto di consegna – Valori per 1.000 abitanti – Toscana, anno 2023 – Fonte: Elaborazioni ARS su dati flussi specialistici ambulatoriali
fig3 approf 7 giugno 2024
Concentrandoci sull’ultimo anno osservato, possiamo analizzare più nel dettaglio la popolazione che ha beneficiato di questa modalità di somministrazione, considerando l’età, il sesso o eventuali patologie croniche di cui soffrono i pazienti. Poiché la disciplina varia, il percentuale di visite televisive fornite ai pazienti con patologie croniche varia dal 6% per le visite televisive psichiatriche all’89,3% per le visite cardiologiche (Figura 4). Purtroppo per alcune discipline l’indicatore risulta addirittura sottostimato, a causa della difficoltà che abbiamo nell’intercettare pazienti con patologie croniche utilizzando esclusivamente dati amministrativi.

Figura 4. Televisite di controllo erogate a pazienti con patologie croniche, per disciplina – Valori per 100 televisite di controllo erogate – Toscana, anno 2023 – Fonte: Elaborazioni ARS su dati flussi specialistici ambulatoriali
fig4 approf 7 giugno 2024
In Figura 5 riportiamo invece quanti malati cronici effettuano almeno una specifica televisita (disciplina adeguata alla patologia) nell’anno. IL patologie per il quale il valori più alti sono demenza (32 televisite geriatriche e 8 neurologiche ogni 1.000 pazienti) e diabete (30 diabete e 1 endocrinologia).

Figura 5. Televisite di controllo erogate a pazienti con patologie croniche, per patologia – Valori per 1.000 pazienti con patologie croniche – Toscana, anno 2023 – Fonte: Elaborazioni ARS su dati flussi ambulatoriali specialistici
fig5 approf 7 giugno 2024
IL il confronto per genere non evidenzia particolari differenze. Nel 2023 sono state erogate 10,6 televisite tra i maschi rispetto a 187,5 visite di controllo ambulatoriali e tra le femmine 9,8 televisite rispetto a 175,4 visite ambulatoriali. Se ci concentriamo solo sui pazienti affetti da diabete, la patologia per la quale le televisite sono più utilizzate, si registrano 31,4 televisite e 285,9 visite di controllo tra i maschi e 30,3 televisite e 262,8 visite ambulatoriali tra le donne. I tassi sia di televisite che di visite ambulatoriali di follow-up, come previsto, sono più alti nella popolazione con diabete rispetto alla popolazione generale (Figura 6). In generale è indicato come il uso della televisione facciamolo progressivamente più piccoli con l’aumentare dell’etàsoprattutto tra i diabetici, plausibilmente a causa delle maggiori difficoltà nella gestione elettronica del paziente e delle possibili comorbidità e complicanze che questa popolazione può avere oltre i 65 anni. Contemporaneamente, infatti, aumentano le visite di controllo ambulatoriale, segno di una maggiore necessità di assistenza.

Figura 6. Televisite e visite di controllo, per classi di età e popolazione (totale e con diabete) – Valori per 1.000 abitanti – Toscana, anno 2023 – Fonte: Elaborazioni ARS su dati flussi specialistici ambulatoriali
fig6 approf 7 giugno 2024
In conclusione, a 2023la maggior parte delle aziende ha ridotto i volumi di erogazione delle televisite rispetto al biennio 2020 e 2021ad eccezione dell’AUSL Nord-Ovest e dell’AOU Meyer, anche se complessivamente il numero totale di visite televisive erogate nella nostra regione è superiore a quello del 2022. I casi che beneficiano di questa modalità di erogazione sono rimasti sostanzialmente invariati: non si osservano particolari differenze di genere, con l’invecchiamento del paziente è preferibile ricorrere ad una visita ambulatoriale (a causa delle maggiori difficoltà operative e dei quadri clinici mediamente più complessi), mentre, per quanto riguarda le visite in generale, I pazienti con patologie croniche sono quelli che mediamente utilizzano maggiormente la telemedicina, soprattutto i diabetici.

L’obbiettivo è quello di ritorno ai livelli di consegna osservati nel 2021, considerato anche che il 2022 è stato un anno importante per la realizzazione delle attività di telemedicina. Infatti, con il Decreto Ministeriale n. 77 del 23 maggio 2022, sono state date indicazioni per lo sviluppo della telemedicina che, come si legge nel decreto, contribuisce a ridurre la distanza tra gli operatori sanitari e tra questi e i pazienti, consente la diagnosi precoce e l’intervento tempestivo per i pazienti cronici in fase acuta, facilita l’erogazione in aree interne e/o svantaggiate di servizi locali che accrescano l’appropriatezza e l’aderenza terapeutica, facilita l’integrazione tra ospedale e territorio (es. dimissione protetta), favorisce la collaborazione tra operatori di diverse reti sanitarie ospedaliere e locali, in particolare in tutti quei contesti in la quale la multidisciplinarietà costituisce un elemento essenziale per una corretta cura e gestione del paziente.


Di:
Sara D’Arienzo, Francesco Profili, Paolo Francesconi

 
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