Elezioni comunali a Sassari: sfida a cinque, candidati e progetti

Chi sarà il successore di Nanni Campus: ecco i cinque candidati sindaco a Sassari

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Redazione di Sardegna Live

Ultime chiamate al voto per i candidati sindaco di Sassari, giunti ormai al termine della lunga campagna elettorale. Cinque in corsa per raccogliere l’eredità di Nanni Campus, insediatosi nel 2019 dopo aver già guidato la città dal 2000 al 2005: Mariano Brianda, Nicola Lucchi, Gavino Mariotti, Giuseppe Mascia, Giuseppe Palopoli. Rivediamo brevemente i progetti, i curricula e le idee dei candidati sindaco per il prossimo quinquennio alla guida della città di Sassari:

MARIANO BRIANDA – Ex giudice e presidente della corte d’appello, 70 anni, sconfitto 5 anni fa con il centrosinistra al ballottaggio dall’attuale sindaco Nanni Campus, ci riprova e si candida a sindaco alle amministrative del 2024. Brianda ha annunciato oggi la sua candidatura a sindaco, alla guida della “Costituente per Sassari”, movimento che lui stesso definisce rivoluzionario. “La nostra idea di politica – ha detto il candidato sindaco – è quella della partecipazione democratica, in cui i cittadini costruiscono il proprio futuro con responsabilità e facendo sentire la propria voce, senza dover rispondere ad alcuna imposizione partitica o gioco di potere. Scegliendomi come sindaco avremo l’opportunità di realizzare tutto questo. Insieme possiamo costruire una nuova città, fondata sulla partecipazione democratica e libera”.

NICOLA LUCCHI – Con il rifiuto di Campus di ricandidarsi, il testimone è passato a Lucchi, avvocato, 59 anni, assessore uscente all’Urbanistica e allo Sviluppo del Turismo, già nel primo consiglio Campus tra il 2000 e il 2005. Si candida quindi per dare continuità alla il progetto civico ideato dall’attuale sindaco. “Sono sicuro che anche questa volta nell’amministrazione sceglieremo la strada più difficile, che è quella del lavoro – ha detto al termine del suo ultimo comizio elettorale – e come ambizione non è quella di gestire semplicemente il presente, ma soprattutto quello di costruire insieme a voi il futuro”, ha aggiunto. “I nostri – ha spiegato – sono progetti e azioni basati sui bisogni e sulle esigenze reali di Sassari, un programma assolutamente concreto, volto a risolvere problemi che si trascinano da anni, una città che volevamo solo rilanciare”.

GAVINO MARIOTTI – È il candidato sindaco della coalizione di centrodestra. Dal 2012 al 2016 direttore del dipartimento di scienze umane e sociali, e dal 2020 rettore dell’Università di Sassari, Mariotti, 58 anni, scende in campo sostenuto da sette liste. Lunedì è intervenuto al comizio conclusivo allestito all’Emiciclo Garibaldi, affrontando numerosi temi a partire “dal cambio di senso di marcia in viale Italia con l’arrivo dei bus dalla periferia fin quasi all’Emiciclo, al rientro di centinaia di dipendenti alla sede dell’Università centrale, per poi affrontare “le questioni più importanti che dovranno servire a far crescere qualitativamente Sassari, come la realizzazione di un centro congressi a Predda Niedda, la costruzione di un nuovo ospedale, la ridefinizione del confini del territorio comunale con la sistemazione di un tratto della spiaggia di Platamona”.

GIUSEPPE MASCIA – Candidato sindaco per il settore largo, Mascia, 49 anni, segretario provinciale del Pd e consigliere comunale per due mandati consecutivi, è docente di filosofia politica e filosofia dell’abitare. “C’è una sola possibilità per ridare speranza a Sassari e al suo territorio. Si chiama “La città che cambia” – ha detto -. È una coalizione rinnovata, unita e determinata a creare nuove opportunità di lavoro, sviluppo e benessere, un progetto collettivo per fare di Sassari una città dei diritti, una città che si prende cura degli anziani, una città a misura di bambine e bambini, persone con disabilità, coloro che vivono ai margini. Noi siamo la vera alternativa al disastro commesso dal centrodestra a livello regionale e locale. Siamo l’unica possibilità per uscire dalla paralisi in cui l’amministrazione uscente ha costretto Sassari”.

GIUSEPPE PALOPOLI – Imprenditore, 61 anni, Palopoli si candida alla guida di “Sassari risveglia”. Nel 2019 aderisce alla coalizione Campus, per poi prenderne le distanze e unirsi all’opposizione. Poi il passaggio a Forza Italia, l’estate scorsa, e la nuova rottura: ora la corsa con la sua lista. “Molti sindaci si prodigano per i quartieri, però ahimè – sottolinea – avevamo cinque anni per andare nei quartieri, e io sono andato lì perché mi chiamavano, perché i cittadini avevano dei bisogni. Sono andato da quelle persone che si sentivano abbandonate, che non lavoravano da anni. Nessuno li aiuta, tutti si comportano con indifferenza. Quando è arrivata la pandemia ero in giro per la città, cercando di aiutare le persone che avevano davvero bisogno. Non ho bisogno di sfilare, non ho bisogno di farmi vedere in giro, mi hanno visto in tutti questi 5 anni e mi rivedranno”.

 
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