lo stato di salute delle giovanili del Cagliari – .

Ciao Marco. Considerando la tua attività di osservatore per alcuni club professionistici, cosa pensi della stagione primaverile del Cagliari?

Primaveraquest’anno ha realizzato a ottimo campionato E oltre le aspettative iniziali Di stagione. Giunto ad un passo dai playoff, proponendo un buon calcio, il club rossoblù non può che ritenersi soddisfatto. Fabio Pisacane ha fatto un lavoro degno di nota e devo dirlo sa come comportarsi con i giovani: Per lui è presto per fare il salto in prima squadra. Potrebbe avere davanti a sé altri anni in cui confermarsi, prima che il suo percorso salga ad un livello superiore“.

L’Under 19 rossoblù ha qualche ragazzo potenzialmente pronto per la promozione con i “grandi”?

E’ sìÈ sempre difficile dirlo. Perché molti, anche dopo essere passati da Olbia, si sono un po’ persi nel recente passato. Mutandwa quando è arrivato era già in prima squadra, lo abbiamo visto subito e lo ha dimostrato. Parlando dei ragazzi del Pisacane cito Idrissi, già convocato nella Nazionale Under 19. Lo considero il più vicino in termini di prima squadra. Anche a me piacciono molto Achour E Bolzano: ma ripeto… In questo momento non vedo nessuno che possa considerarsi veramente pronto, che pensi a fare un salto“.

Scendendo di un gradino, nell’Under 18, credi che ci siano prospettive interessanti?

Vorrei segnalare due ragazzi classe 2006 che conoscevo già dalle rispettive Nazionali giovanili e che sono passati alla Primavera durante la stagione: l’attaccante montenegrino Ilija Batricevic e il portiere lettone Henrijs Auseklis. Gli Under 18 Claudio Bellucci ha avuto un anno importante, arrivando ai playoff. Antoni Franke (2006, polacco, difensore centrale), Andrea Cogoni (2006, difensore centrale), Roberto Malfitano (2007, centrocampista centrale), Samuele Ardau (2006, trequartista), Nicola Grande (2006, in avanti) e Umberto Volpe (2006, difensore centrale) rappresentano profili interessanti per il futuro. Sono convinto che la Primavera possa fare bene anche nel 2024-25, costruendo un buon mix tra i ragazzi che rimarranno e quelli appena citati che la supporteranno, ai quali non manca anche l’esperienza con la squadra del Pisacane“.

In Italia assistiamo spesso alle terribili difficoltà che un giovane incontra nel poter compiere il passo professionale successivo.

Nonostante i successi degli italiani nel mondo, purtroppo succede così corto circuito che scatta quando un giocatore deve passare dalle giovanili alla prima squadra: evidentemente si tratta di un passo troppo grande, dove Ciò che risalta è l’incapacità di accompagnare adeguatamente questi ragazzi, che poi si perdono“.

 
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