Incidente mortale che coinvolge Sandro Ascione, l’inchiesta muove i primi passi La Nuova Sardegna – .

Sassari Sono passati quattro giorni dall’incidente sulla Sassari-Alghero in cui ha perso la vita Sandro Ascione. Quattro giorni durante i quali non si è certo attenuato il dolore dei familiari e degli amici del camionista 65enne di Porto Torres, ancora in attesa di risposte sulle cause della morte del loro caro. Ieri mattina l’indagine delegata dalla Procura Enrica Angioni alla Polizia Locale di Sassari, ha compiuto uno dei principali passi in questa direzione.

Investigazioni Il tratto di strada dove è avvenuto l’incidente in località Bancali, poco prima del chilometro 10 delle Quattro Corsie, ha visto lo svolgimento dell’incidente probatorio, affidato all’ing. Giuseppe Roggero. L’esperto, con il supporto degli uomini del comandante Gianni Serraeffettuato controlli unici sulle condizioni del manto stradale e della guardrail. Le operazioni hanno coinvolto anche il terrapieno, lungo il quale è precipitato l’autoarticolato, e lo stesso mezzo pesante, con il supporto dei vigili del fuoco. Da qui arriveranno le risposte su possibili cause esterne, legate a malfunzionamenti o possibili negligenze.

Solo quando la Procura ordina il rilascio della sezione di guardrail coinvolti nell’incidente, sarà possibile per Anas sostituire la barriera danneggiata e ripristinare la circolazione su entrambe le corsie. Questione molto più complessa per l’autoarticolato: il recupero del mezzo rappresenta una sfida logistica molto impegnativa e sicuramente costosa dal punto di vista economico.

Autopsia Bisognerà invece attendere lunedì per l’esecuzione dell’autopsia sul corpo di Sandro Ascione, affidata dalla Procura al medico legale Francesco Lubinu. Solo a quel punto sarà possibile celebrare i funerali del camionista di Porto Torres, la quarta vittima sul lavoro dall’inizio dell’anno nel Nord Sardegna.

La memoria Ascione è stato ricordato con un lungo e commovente post social di un parente e collega: «A volte succede che hai paura, succede che inizi la giornata e sei già stanco… ma devi farlo: in fondo, cosa possiamo fare? Fare? vuole? – si legge -. Capita spesso di chiamare un collega, un amico, la fidanzata, quando il tempo stringe e la stanchezza comincia a prendere il sopravvento… e il sonno maledetto si prende l’anima. Un grido di dolore e di rabbia, contro un sistema che costringe un uomo di 65 anni a continuare un lavoro impegnativo e pericoloso come quello di un camionista.

Sandro Ascione stava preparando i documenti per andare in pensione, avrebbe maturato i requisiti il ​​31 dicembre.

 
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