«PASSIONE E LAVORO NECESSARI» – .

Dal noto promotore e fondatore del progetto Naturium, un “grazie” al giornalista Domenico Iannacone “per aver mostrato le storie vere della nostra terra”

da EDITORIALE

– SOVERATO (CZ) – 9 GIUGNO 2024 – Giovanni Sgrò, imprenditore calabrese di Soverato e promotore del progetto culturale Naturium, ha ringraziato pubblicamente il giornalista Domenico Iannacone per l’attenzione dedicata alla Calabria nella sua trasmissione “Che ci fa qui”, andata recentemente in onda su Rai 3.

“Grazie Domenico Iannacone per averci dedicato questa attenzione, grazie per aver preso a cuore questa periferia d’Europa” ha scritto Sgrò, sottolineando il valore di una rinascita basata su “valori e lavoro”.

La trasmissione di Iannacone ha offerto uno spaccato importante sulla Calabria, una regione che, nonostante le difficoltà economiche e sociali, è ricca di storie di resistenza e passione.

“Pesano ancora i dati, i numeri che ci vedono sempre in coda per l’economia e l’occupazione, i servizi e lo spopolamento. Ma sappiamo benissimo quali sono i valori che ci guidano” ha continuato Sgrò. “Grazie per questa bellissima pagina di verità.”

Accompagnato dal commerciante Bartolo Mercuri, Iannacone ha esplorato le realtà di Gioia Tauro. Il viaggio è poi proseguito verso Mammola, ai piedi dell’Aspromonte, dove ha visitato il meraviglioso e quasi onirico Musaba, museo-laboratorio d’arte contemporanea fondato dall’artista Nik Spatari insieme alla compagna Hiske Maas.

Spatari, amico di Picasso e Le Corbusier, trasformò le rovine di un antico monastero in un luogo senza tempo, conservando opere come “Il sogno di Giacobbe”, considerata la Cappella Sistina della Calabria.

Il percorso di Iannacone si è concluso con l’incontro con Gianluigi Greco, docente universitario all’Unical di Cosenza ed esperto internazionale di intelligenza artificiale. Grazie a lui tanti giovani calabresi oggi trovano lavoro in una multinazionale giapponese che ha stabilito uno dei suoi tre hub globali di AI proprio in Calabria.

“Sono valori che ci caratterizzano e di cui abbiamo bisogno”, ha detto Sgrò.

“Non abbiamo bisogno di altro, non abbiamo bisogno di spot mordi e fuggi e nemmeno di troppa retorica sul restare e andare via”.

Immaginando un futuro di speranza per i giovani calabresi, Sgrò ha concluso: “Che possano partire, viaggiare, conoscere il mondo, come è giusto che sia, ma poi ritornare…”.

La trasmissione di Iannacone non è solo un documentario, ma un invito a guardare la Calabria con occhi nuovi, valorizzando storie di passione e resilienza che possono ispirare un futuro migliore.

 
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