i forti resistono. Il Pd tiene Pesaro, ad Ascoli plebiscito per il centrodestra – .

i forti resistono. Il Pd tiene Pesaro, ad Ascoli plebiscito per il centrodestra – .
i forti resistono. Il Pd tiene Pesaro, ad Ascoli plebiscito per il centrodestra – .

Pesaro, 11 giugno 2024 – Le roccaforti sono titolari. In più: escono senza un graffio. Pesaro rimane saldamente nelle mani di PD; A AscoliIL centrodestra non concede nemmeno una sconfitta onorevole al centrosinistra. Insomma, i bastioni a nord e a sud delle Marche restano dello stesso colore: era prevedibile alla vigiliaancora di più dopo gli Europei.

A destra Andrea Biancani, nuovo sindaco di Pesaro; a sinistra Marco Fioravanti fa il bis ad Ascoli

A Pesaro, Matteo Ricci ha preso il comando al candidato sindaco Andrea Biancani con il suo risultato straordinario: basti dire che nella città di Rossini il Pd è tornato a valori che non vedeva dai tempi di un altro Matteo, Renzi: 40%. A Ascoli, Fratelli d’Italia ha portato a casa quasi il 39%: praticamente un tappeto rosso per il sindaco meloniano Marco Fioravanti, che ha ottenuto facilmente la seconda vittoria, sfondando il 75% e lasciando solo le briciole (23%) a Emidio Nardini, candidato del centrosinistra unito. “A per debacle”, ha scherzato qualcuno, citando la bizzarra e ancora fraintesa propaganda del Pd Piceno sui manifesti elettorali: “A di Nardini”, “A di insieme”, “A di passione”.

Che non ci sarebbe stata corrispondenza lo hanno capito più o meno tutti. E la partita non è nemmeno iniziata. “Una grande responsabilità per il futuro – ha detto Fioravanti –. Saranno altri cinque anni di grande impegno e difficoltà, ma ripartiamo dalla vicinanza alle persone, soprattutto a quelle più fragili. E da domani mattina (oggi, ndr) Riprenderò a seguire i cantieri, partendo da Monticelli. Questo risultato mi emoziona, perché dimostra il grande amore dei cittadini: lavoreremo ancora più duramente di prima, con maggiore impegno”.

A Pesaro la sconfitta del centrodestra è stata netta, ma un po’ più limitata nei numeri: Biancani ha raggiunto circa il 60%Mentre Marco Lanziex vice questore di polizia impegnato in politica da un paio di mesi, non è andato oltre il 35%. Sulle sponde del Foglia, dunque, si è fermata la marea montante che aveva portato il centrodestra alla conquista della Regione nel 2020, dell’Ancona lo scorso anno e di ieri. Fano con Luca Serfilippi (Lega).

A Pesaro, invece, il Pd ha voluto correre meno rischi possibili scegliendo Andrea Biancani, il più prodigioso cacciatore di voti: dategli una campagna elettorale e lui la trasformerà in oro. Alle Regionali quattro anni fa è riuscito a sfondare la soglia delle 10mila preferenzequesta volta ha iniziato a cercare voti in un anno elettorale. Forse non era nemmeno necessario, ma dimostra quanto il Pd abbia voluto marcare il territorio: qui non si può passare. Se questo sarà l’inizio di un’ondata di riflusso del centrosinistra nelle Marche lo scopriremo solo vivendo, ma intanto una barriera è stata alzata.

Invece è stato un testa a testa a Urbino, unica città in Italia in cui è prevista contemporaneamente la possibilità del ballottaggio e quella del terzo mandato del sindaco. BENE, Maurizio Gambini per il terzetto di sindaci non è arrivato al 50% e quindi dovrà fare i conti Federico Scaramucci, candidato del centrosinistra unito: i due erano divisi da un centinaio di voti. Determinante sarà la quota del 7% ottenuta da Maria Francesca CrespiniL’ex consigliere comunale di Gambini: ora è lei il punto di svolta.

 
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