“Ora si riparte” – .

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Ilaria Bugetti è il primo sindaco della storia di Prato. Ha vinto nettamente al primo turno la sfida contro il candidato del centrodestra Gianni Cenni, grazie alla scelta di costruire insieme ai dem pratesi un campo molto ampio che comprendesse anche Movimento Cinque Stelle, Sinistra Unita e +Europa. più due liste civiche. Una scelta che si è rivelata decisiva insieme all’inconsistenza delle candidature alternative alla sua e a quella di Cenni nei sondaggi, soprattutto quella del centrista Mario Daneri (2,34%) sostenuto anche da Italia Viva e Azione, un esperimento tutto pratese che in questo caso non ha pagato. Bugetti ha vinto con il 52,2% dei voti, guadagnando oltre 42mila in assoluto, mentre Cenni si è fermato poco sotto i 34mila, facendo comunque meglio del candidato sindaco del centrodestra di cinque anni fa (il leader della Lega Daniele Spada si è fermato a 31.500 ). Fratelli d’Italia non ha replicato l’ottimo risultato delle elezioni europee (quasi il 31%) nelle amministrative, fermandosi al 17,8%, ma i voti sono andati alla lista civica di Cenni, che ha raggiunto il 14,1%. Sono rimasti delusi

invece Forza Italia, Lega e la lista del sottosegretario Silli. Nel centrosinistra vincente, bene il Pd al 33,5%, in crescita sia rispetto a cinque anni fa (31,7%) sia rispetto alle ultime elezioni europee, mentre i grillini hanno fatto molto peggio che nel 2019, quando si candidarono da soli, dimezzando i voti, ma questa volta contribuendo in maniera decisiva alla vittoria del campo largo insieme alla Sinistra Unita Prato che ha portato altri tremila voti. Buono il risultato delle due liste civiche, una al 5,65% e l’altra al 4,46%. Ha vinto anche il sindaco uscente Matteo Biffoni che ieri, dopo averla sostenuta apertamente per tutta la campagna elettorale e aver fatto gioco di squadra, ha accompagnato Bugetti in municipio. La sindaca, commossa, si è affacciata ad una finestra per salutare i tanti sostenitori che erano con lei nel corteo spontaneo dal comitato elettorale fino a piazza del Comune. Cori e slogan.

“Abbiamo lavorato duro, ci siamo ascoltati con grande umiltà e senza nascondere le difficoltà, ma lasciando spazio ai nostri progetti, alla speranza,

a quello che vogliamo costruire – ha detto – Lo abbiamo fatto tutti insieme, è stato un grande lavoro di squadra e questo è quello che la gente ha sentito. C’è un grande bisogno di ascolto e la gente lo sente. Ringrazio mio padre, tutta la mia famiglia e tutte le persone che sono state con me in questo percorso. Ringrazio Matteo Biffoni. Viva l’antifascismo Prato. Mi mancano le parole.”

Leonardo Biagiotti

 
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