Pride 2024, notizie e foto da Siracusa, Genova, Venezia e Terre di Castelli per il weekend del Pride LGBTI dell’8-9 giugno – .


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Dalle affollate strade di Genova, attraverso le storiche calli di Venezia, fino alle reti di sostegno e partecipazione a Siracusa e nelle Terre di Castelli in provincia di Modena, ogni evento del fine settimana dell’8 e 9 giugno ha rafforzato il potere dell’Onda del Pride di quest’anno. Piccoli e grandi cortei in tutta Italia hanno portato al centro le istanze della comunità LGBTIQ+ e hanno evidenziato come l’attuale politica italiana stia rendendo più difficile la vita delle persone, delle famiglie e delle coppie queer in tutto il Paese.

Eccone uno breve rapportoaccompagnato da a ricca galleriadegli eventi Pride che si sono svolti nel fine settimana appena concluso.

Liguria Pride, Genova – sabato 8 giugno

Liguria Pride, Genova – sabato 8 giugno – FB

Con oltre 20.000 partecipanti, Liguria Pride ha trasformato il centro di Genova in una grande ondata di orgoglio. Il corteo è partito dal Palazzo del Principe e ha percorso le vie principali della città, culminando in Piazza De Ferrari. Il corteo, che ha celebrato un fiero “strana furia“, ha visto la partecipazione di famiglie, giovani e tante persone che chiedevano a gran voce rispetto e parità di diritti. Una grande Genova scesa in piazza, senza chiedere alcun patrocinio. Come hai sottolineato Laura del Coordinamento Arcobaleno Liguria nella nostra intervista di qualche giorno fa: “Essere autonomi e indipendenti è forse l’unico privilegio che ci piace e che vogliamo difendere“.

Syracuse Pride – sabato 8 giugno

Syracuse Pride – sabato 8 giugno – Siracusa – FB

Il Syracuse Pride 2024 ha riempito le strade di Siracusa, con centinaia di partecipanti che hanno marciato attraverso il cuore della città fino all’isola di Ortigia. Il corteo ha visto la partecipazione di numerosi gruppi e associazioni, sotto la guida delle madrine Michela Giraud e Rita Abela.

Arcigay Siracusa e Stonewall Glbt Siracusa, tra le associazioni organizzatrici, hanno espresso forte preoccupazione. Lo ha detto dal palco Tiziana Biondi degli Stonewall Siracusa. “Un’onda nera sta attraversando il nostro Paese con ripetuti tentativi di limitazione della libertà delle persone omosessuali, lesbiche e gay, anche per questo Pride è per noi sinonimo di orgoglio, inteso come visibilità, all’interno di una società in cui qualcuno vorrebbe vederci ancora rinchiusi un armadio. Noi invece, oltre a pretendere di essere quello che siamo, vogliamo gli stessi diritti che hanno tutti”.

Orgoglio dell’Unione Terre di Castelli – sabato 8 giugno

Orgoglio dell’Unione Terre di Castelli – sabato 8 giugno – IG

Il piccolo ma significativo Orgoglio delle Terre di Castelli vide sfilare circa 200 persone da Vignola a Spilamberto, a dimostrazione che anche (e soprattutto) nelle piccole province sono forti la richiesta di riconoscimento, il bisogno di autodeterminazione e l’impegno per i diritti LGBTQIA+. Questa seconda edizione ha ottenuto il sostegno dei sindaci delle Terre di Castelli (che riuniscono otto comuni con una popolazione di circa 82mila abitanti), cosa non così scontata in zone piuttosto periferiche rispetto alle grandi città.

Il Pride dell’Unione Terre di Castelli, come abbiamo raccontato nel nostro precedente articolo che ne annunciava la data, è un piccolo Pride provinciale, organizzato da Collettivo Femmfest con l’obiettivo, appunto, di far emergere la voce della comunità LGBTIQ+ in territori diversi dalle città che abitualmente ospitano gli eventi Pride.

Laguna Pride, Venezia – domenica 9 giugno

Laguna Pride, Venezia - domenica 9 giugno - FB
Laguna Pride, Venezia – domenica 9 giugno – FB

Nonostante la pioggia, anche quest’anno il Laguna Pride di Venezia si è fatto sentire. Il corteo, iniziato con l’esibizione del coro LGBT Komos, è partito dalla Stazione Santa Lucia e si è snodato fino alle Zattere.

Durante la marcia centinaia di persone hanno cantato e sventolato bandiere, creando un clima di festa, ma allo stesso tempo di lotta e protesta. Uno dei momenti più belli è stato quando una voce, amplificata dal megafono, ha risuonato tra la folla: «Riempiamo la città dei nostri colori e delle nostre richieste. Siamo qui per celebrare la diversità, per darci coraggio e forza e per riconoscere noi stessi».

Gli interventi dal palco delle Zattere hanno toccato temi urgenti e diversi, dalla lotta alle discriminazioni alla politica internazionale, compresa una forte condanna delle violenze in atto in Palestina. Un accorato appello è arrivato dalle Famiglie Arcobaleno, che hanno sottolineato l’importanza di un sostegno continuo alla comunità: «Domani mattina noi famiglie arcobaleno saremo di nuovo in strada per difendere i nostri figli dalle grinfie della politica omofoba. La Corte d’Appello di Venezia esaminerà 37 ricorsi proposti dalla Procura di Padova e dal Viminale che hanno preso di mira ferocemente le famiglie composte da due madri».

Ogni Pride di questo fine settimana ha offerto uno scorcio unico di resistenza, celebrazione e richiesta di cambiamento, dimostrando che, nonostante le sfide, la comunità LGBTQIA+ continua a lottare con orgoglio per un futuro migliore.

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