MACS e Parlamento Rai per mostrare i luoghi simbolo di Napoli – .

MACS e Parlamento Rai per mostrare i luoghi simbolo di Napoli – .
MACS e Parlamento Rai per mostrare i luoghi simbolo di Napoli – .

Una passeggiata nell’arte, attraverso i secoli della storia Napoli. Un viaggio dedicato alla cultura partenopea, nei luoghi più antichi della città. Edifici storici ancora vivi, perché sedi di importanti istituzioni o perché recuperati da privati ​​a beneficio della comunità. Questo è quanto organizzato questa mattina daAssociazione MACS – Mecenati dell’Arte, del Cinema e dello Sportcon Parlamento Rai. Un servizio che vuole mostrare la “bella Napoli” ma non solo. Un gruppo di imprenditori, di mecenati, che vogliono soprattutto scommettere sul recupero dei monumenti napoletani, cercando di coinvolgere quante più persone possibile ad investire nella loro cura.

«Oggi c’è stato un evento con Rai Parliament che vuole celebrare tutte le attività che fa MACS – ha dichiarato Riccardo Imperiali di Francavilla, Governatore del Pio Monte della Misericordia e Deputato della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro – l’associazione di imprenditori che mira al restauro, conservazione e manutenzione dei monumenti. Oggi visiteremo il Pio Monte, la Cappella del Tesoro, due monumenti storici nati nel periodo in cui Napoli, la bella Napoli, era molto attiva nel fornire assistenza e carità ai bisognosi”.

Condurrà il giornalista Rai Marina Giraldi, con Riccardo Imperiali di Francavilla c’erano Davide De Blasio, Roberto Dante Cogliandro e Lino Ranieri. Quattro luoghi visitati, il Pio Monte della MisericordiaIL Reale Cappella del Tesoro di San GennaroIL Fondazione Made in Cloister e il Villa Comunale. Luoghi che raccontano la storia di Napoli dal Cinquecento ad oggi, edifici ricchi di storia e di arte. Come il Pio Monte, che conserva il “Sette opere di misericordia” del Caravaggio oppure la Cappella del Tesoro, con i suoi argenti trecenteschi. La Cappella del Tesoro, nella Cattedrale. Nella passeggiata di oggi il Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Assunta assumeva un valore diverso.

«Si tratta del primo incontro che MACS ha organizzato con Rai Parlamento per visitare i luoghi – ha aggiunto Lino RanieriVicepresidente del MACS e mecenate – particolarissimo della Napoli vera, nel cuore di Napoli. Per me, ma non solo, è un momento importante perché promuovere tutto questo può farci capire che con poco possiamo aiutare e la società civile deve impegnarsi, deve intervenire sempre. Siamo un’associazione culturale di persone che credono nella cultura come base del futuro di tutti noi. Per questo siamo attenti a tutto ciò che ci circonda”.

Il Duomo di Napoli è stato infatti testimone del lavoro silenzioso del MACS. Un lavoro necessario per la tutela di uno dei tanti tesori napoletani. Lì, nella Cattedrale. Scendendo nel Cappella del Succorpo, detta anche Confessione di San Gennaro o Cappella Carafa. In quel luogo, dove riposa il corpo di San Gennaro. A vegliare sull’urna che da secoli custodisce le spoglie del santo patrono c’è una statua del cardinale Carafa”,Oliviero Carafa in preghiera”. Ed è proprio la statua l’oggetto di uno degli interventi del MACS. Grazie ai mecenati, infatti, le mani del cardinale che erano in pessime condizioni sono stati restaurati e riportati all’antica forma.

«Mecenati dell’arte, del cinema e dello sport – ha commentato Roberto Dante Cogliandro, Presidente e mecenate del MACS – mira a incoraggiare il mecenatismo nel restauro dei beni culturali. Si fa carico della bellezza attraverso la partecipazione del cittadino e dell’imprenditore. La legge sull’art bonus compie 10 anni e stabilisce la deducibilità del 65% del contributo che ciascuno versa per il restauro delle opere d’arte. Abbiamo contribuito al restauro della statua del Cardinale Carafa. La parte più danneggiata di lui erano le sue mani e le abbiamo ristrutturate”.

Un esempio vincente di partenariato pubblico-privato. Un modo, per contribuire alla tutela del nostro patrimonio culturale, per vivere la città in modo diverso. La passeggiata si è poi conclusa nella Villa Comunale. Lì, a testimoniare ancora una volta l’azione del MACS, alcune statue. IL otto statue posto all’ingresso. O, per meglio dire, le sette statue restaurate più l’ultima, l’ottava, ancora non ammirabile perché si trova in laboratorio per le sue gravi condizioni. Riguarda “Fauno con cembali”, per il quale si sono attivati ​​diversi enti: ABN Energia eolica, Energia alfa, E. Marinella, GSN, Iterga Costruzioni Generali, Marmi Pecorella, Progenia S.r.l, Ingegneria Impiantistica Ranieri, Servizi integrati, Impianti Elettrici Scuotto, Edificio dell’Impero E Seawave marittimo.

«L’azione del MACS è fondamentale – ha concluso Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli – il partenariato pubblico-privato è oggi fondamentale per tutelare l’immenso patrimonio monumentale di cui disponiamo. Il contributo dei privati ​​è necessario ed è anche una forma di partecipazione civile. Far incontrare il settore privato con l’amministrazione significa avere i cittadini protagonisti nella valorizzazione della propria città. Inoltre oggi abbiamo consegnato il cantiere alla società per il progetto di riqualificazione dei due lotti della Villa Comunale”.

Coordinare la realizzazione dei lavori è stato Lina Iadevaiadirettore dei lavori di restauro Matteo Salzano De Luna e responsabile della sicurezza Giorgio Salzano De Luna.

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La mattina

 
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