La morte della Provvidenza Grassi, assolti in appello tutti i funzionari del TAS – .

La Seconda Sezione Penale della Corte d’Appello di Messina (composta dal Presidente Bruno Sagone e dai colleghi Daria Orlando E Silvana Cannizzaro) ha riformato integralmente la sentenza emessa nel gennaio 2017 dalla Prima Sezione del Tribunale di Messina Gaspare Sceusa, Letterio Frisone e Maurizio Maria Trainiti per l’incidente stradale del luglio 2013, avvenuto lungo la tangenziale Pa-Me nei pressi del viadotto Bordonaro, a seguito del quale perse la vita la 27enne Provvidenza Grassi.

La storia ha suscitato molto clamore mediatico. La ragazza è stata denunciata come scomparsa. Il suo corpo è stato ritrovato in macchina dopo sei mesi.

I funzionari del CAS erano stati chiamati a rispondere del reato di omicidio colposo aggravato. La condanna in primo grado era stata motivata dal Collegio (allora presieduto dalla dott.ssa Letteria Silipigni) sugli esiti di una consulenza tecnica secondo la quale una barriera posta in adiacenza alla volta della galleria, anziché a 40 cm di distanza come riscontrata in cantiere , avrebbe evitato la caduta dal viadotto e la conseguente morte del passeggero.

Tutti gli imputati e il Responsabile Civile Consorzio Autostrade Siciliane avevano presentato ricorso contro la sentenza, ritenendo che nessun ostacolo avrebbe potuto scongiurare l’accaduto. Dalla nuova indagine è emerso che l’allora direttore generale del CAS, ing. Maurizio Maria Trainiti e il Direttore dell’Unità Operativa Servizi Tecnici, arch. Letterio Frisone, non aveva avuto alcun ruolo nei lavori di riqualificazione delle Gallerie A/20 in esecuzione dei quali furono eliminate le transenne. Mentre l’ingegner Gaspare Sceusa, pur assumendo le funzioni di Responsabile Unico del Procedimento, non aveva mai autorizzato l’installazione del tratto terminale della barriera con modalità diverse da quelle previste nel progetto originario.

Sono intervenuti nella difesa: l’avvocato. Giuseppe Pustorino (per l’ingegner Gaspare Sceusa); L’avvocato Valter Militi assistito dall’avvocato. Luigi Azzarà (per l’architetto Letterio Frisone); L’avvocato Carmelo Galati (per l’ingegner Maurizio Maria Trainiti) e l’avv. Giuseppe Lo Presti assistito dall’avvocato. Francesco Torre (per il responsabile civile del Consorzio Autostrade Siciliane).

 
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