Blitz sul Comune di Caserta, agli arresti domiciliari un consigliere e 4 dirigenti – Notizie – .

Blitz sul Comune di Caserta, agli arresti domiciliari un consigliere e 4 dirigenti – Notizie – .
Blitz sul Comune di Caserta, agli arresti domiciliari un consigliere e 4 dirigenti – Notizie – .

UN consigliere comunale in caricaMassimiliano Marzo, e quattro dirigenti agli arresti domiciliari per l’indagine di appalti pilotati che ha coinvolto il Comune di Caserta.

L’indagine, che va avanti da due anni, preoccupa lavori pubblici E appalti per lavori stradali e il illuminazione pubblica. Frode, falsificazione e corruzione sono i reati possibili.

“Si tratta di un’indagine in cui è emerso un conflitto di interessi tra interessi pubblici e privati, e che vede quindi sullo sfondo la commercializzazione del voto”. Lo ha detto il procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Pierpaolo Bruni, nella conferenza stampa convocata questa mattina, commentando l’inchiesta.

Secondo gli inquirenti l gli appalti sarebbero stati aggiudicati al di sotto della sogliafavorire gli imprenditori amici, con l’assessore ai lavori pubblici che portava con sé un conflitto di interessi essendo anche lui titolare di un’impresa edile, e che quindi sfruttava il suo ruolo per fare bello e cattivo tempo nell’affidamento di lavori pubblici nel settore della manutenzione del verde pubblico, degli edifici scolastici e dei canili comunali.

In cambio, probabilmente di voti E altre utilità, come la fornitura dei materiali edili della ditta March agli imprenditori che poi hanno eseguito i lavori, ma anche il pagamento di un RCA.

Per il comandante provinciale dei Carabinieri di Caserta Manuel Scarso la particolarità emersa dall’indagine è che “i lavori finanziati con fondi pubblici sono avvenuti prima dell’approvazione delle delibere e sono poi stati corrisposti alle imprese per intero e non in percentuale come succede normalmente.

Per giustificare il tutto furono poi creati documenti falsi”, con i gestori pienamente complici di queste procedure illecite.

Il sostituto procuratore Carmine Renzulli si è invece soffermato sull’attento “monitoraggio effettuato dal Comune sulle collusioni finalizzate alla gestione di incarichi di lavoro in cambio di promesse o benefici”.

L’l’indagine è iniziata nel 2021 durante le elezioni amministrative, quando si riunirono i carabinieri sospetti su una tornata di voti in cambio di promesse relative alla realizzazione di lavori pubblici, che riguardava l’esponente del clan Belforte Antonio Rondinone, interessato a far candidare il figlio Gennaro (indagato), e che poi appoggiava l’attuale vicesindaco Casale; Tra gli elementi raccolti in quel periodo emerse anche l’interesse della famiglia Capone, in particolare dell’esponente del clan Belforte Giovanni, per la candidatura di Marzo.

“Le indagini – sottolineano il comandante del reparto operativo di Caserta Salvatore Sferlazza e il comandante del nucleo investigativo Gianluca Gagliotta – sono state condotte anche con accertamenti patrimoniali sulla Edil Marzo di cui l’assessore era socio, società preesistente che ha fatto un passo avanti avanti nella sua attività grazie all’elezione del consigliere, l’eccedenza di materiale rivenduto è stata eccessiva del 250%, cosa che ha suscitato non poche lamentele nel settore edile”.

“Abbiamo piena fiducia nell’operato della magistratura e della polizia. Allo stesso tempo ci auguriamo che le persone coinvolte nell’indagine, che riguarda singoli episodi, possano chiarire la loro posizione il prima possibile”. Lo dichiara il sindaco di Caserta, Carlo Marino.

“Il lavoro dell’Amministrazione – ha aggiunto il sindaco – prosegue regolarmente, garantiamo la piena continuità amministrativa. Le deleghe dei Dirigenti coinvolti saranno temporaneamente attribuite agli altri dirigenti in servizio ed al Segretario Generale. Vorrei ricordare che gli episodi riferiti dagli capi d’accusa riguardano fatti accaduti prima del luglio 2023, mese in cui ho emanato i nuovi decreti di attribuzione delle deleghe ai dirigenti, in applicazione della legge anticorruzione”.

Infine, il sindaco Marino ha assunto ad interim i mandati dell’assessore Massimiliano Marzo, finito oggi agli arresti domiciliari, ovvero quelli di Lavori Pubblici, Polizia Municipale, Viabilità e viabilità, Protezione Civile, e il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. e rapporti con le frazioni.

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