un pericolo per la salute pubblica” – .

un pericolo per la salute pubblica” – .
un pericolo per la salute pubblica” – .

Luigi Stanizzi


13 giugno 2024 15:23

di LUIGI STANIZZI

Nei giorni scorsi, come di consueto, decine e decine di catanzaresi (e non solo) si sono recati alle rinomate fontane pubbliche, come la storica fontana della Pierà, per attingere “l’acqua che viene dalla Sila”. Così anche ieri 12 giugno 2024, vigilia di Sant’Antonio, hanno riempito bottiglie e taniche con (erroneamente creduta) buona acqua fresca, sana, fresca di sorgente, dopo una bella bevuta direttamente “dalla botte”, subito a casa con la riserva utile acqua per qualche giorno. Acqua consumata per bere, dai bambini, dagli anziani, dalle donne incinte, da tutti: l’acqua buona che viene dalla Sila! Ma ATTENZIONE, non è così. Che l’acqua non è potabile, lo ha certificato il Comune con un’ordinanza. Peccato che non tutti lo sappiano. Neppure lo storico fruttivendolo, sicuramente autorizzato, stabilmente collocato accanto alla fontana della Pierà. Presso la fontana non è presente alcun cartello che avverte “ATTENZIONE ACQUA NON POTABILE”. Niente di questo. Negli anni ’50, quando una fontana pubblica venne denunciata non potabile, la guardia comunale, armata di pennello e vernice, scrisse su un cartello ATTENZIONE ACQUA NON POTABILE!

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E oggi non si fa più? Incredibile! È questo ciò che prevedono Leggi, Regolamenti, Testo Unico, Norme Generali di Igiene Pubblica e norme di buon senso? Che cosa sono le fotocopie oggi? Quante sono le fontane pubbliche a Catanzaro, dove solitamente i cittadini si recano per prendere l’acqua? Tre o quattro. E se fossero trecento?

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E se qualche bambino, o donna incinta, o malato, o adulto o anziano si ammala per aver ingerito acqua non potabile, per mancanza o insufficienza di informazioni, chi ne è responsabile? Chi supervisiona? La polizia municipale, il dipartimento, l’ASP, l’igiene pubblica, i carabinieri, la procura? Se c’è un pericolo per l’igiene, per la salute pubblica, chi se ne assume la responsabilità per evitare le conseguenze più dannose? Sono stati affissi manifesti pubblici che avvisano dell’imbevibilità dell’acqua in una vasta zona del catanzarese? S.Elia, Pierà, Janò, Pontegrande, Pontepiccolo, viale Pio Oltre che nelle fontane pubbliche, non era potabile nemmeno nelle case, negli uffici, nei luoghi pubblici e nelle strutture sanitarie. È così che si tutela la salute pubblica? Incredibile! Nemmeno nei paesi più sottosviluppati. Ora, è importante che chi ha riempito bottiglie e contenitori d’acqua nel momento sbagliato, perché non lo sapeva, non la usi come acqua potabile. Per proteggere la tua salute.

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