la piaga sociale dell’abbandono scolastico, i Carabinieri denunciano 106 genitori – .

Abbandono scolastico. Una piaga sociale che parte da lontano, o meglio, dal principio. Perché se da un lato la criminalità comune e soprattutto quella organizzata promette guadagni facili con zero sacrifici, dall’altro ci sono famiglie che sbarcare il lunario nella speranza che i propri figli possano trovare realizzazione all’interno di una società dove è sempre più difficile identificarsi veri e propri modelli da seguire.
Ed è proprio così che tutto comincia dal principio, dall’ABC.

L’istruzione è la pietra angolare di una società civile. Lo sanno bene la scuola, le diverse istituzioni coinvolte, le buone famiglie e le forze dell’ordine e i Carabinieri del comando provinciale di Napoli sono in prima linea nella lotta alla dispersione scolastica.
Una campagna di sensibilizzazione vissuta ogni giorno in tutte le città, i comuni e i paesi dell’intero entroterra partenopeo. Uno sforzo congiunto da parte di tutti i Carabinieri che, con la loro presenza capillare sul territorio, aderiscono alle diverse iniziative che l’Arma dei Carabinieri promuove per la “cultura della legalità”. Incontri continui nelle scuole e nei centri giovanili per parlare della necessità di educarsi, avendo cura di trasmettere un pensiero che possa rimanere nella coscienza.

Parole, buone azioni e ottime intenzioni che però spesso si scontrano con la dura realtà e con le forze dell’ordine che devono fare i conti con la commissione di reati, perché fondamentalmente è di questo che parliamo.

Siamo a Pozzuoli e tra pochi giorni, come nel resto d’Italia, l’anno scolastico volge al termine. Si conclude un processo che porta con sé conclusioni importanti e quelle accertate dai carabinieri della locale stazione sono decisamente pesanti e fanno riflettere. Al termine dei necessari accertamenti, 106 persone sono state denunciate per inosservanza dell’obbligo di istruzione minore.
I militari hanno effettuato controlli sia nei locali delle scuole che nei locali dei servizi sociali del comune di Pozzuoli.
I 106 indagati “in qualità di esercenti la potestà genitoriale” non avrebbero consentito l’istruzione scolastica a 68 minorenni.
Di questi, 24 non avrebbero mai frequentato la scuola mentre i restanti 44 lo avrebbero fatto solo saltuariamente, non raggiungendo il numero di presenze necessario.

In effetti, lo studente non può passare 25% assenze in base al numero di giorni dell’anno scolastico. In alcuni casi gli studenti non hanno ripreso la frequenza nonostante il richiamo formale del sindaco di Pozzuoli.

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