Viaggio nell’antica Calabria con “racconti e detti dell’Aspromonte” – .

Viaggio nell’antica Calabria con “racconti e detti dell’Aspromonte” – .
Viaggio nell’antica Calabria con “racconti e detti dell’Aspromonte” – .

“Negli anni, sempre di più, ho voluto raccontare i tanti “episodi” e le tante “storie”, belle e anche tristi, divertenti e commoventi, le musiche e le canzoni, i detti popolari e le
tante le testimonianze che ho ricevuto nel corso della mia vita, dai miei genitori, nonni, parenti, zii, amici e amiche che mi sono stati vicini in questi anni. I ricordi sono tanti e tutti si affollano nella mia mente. Anche i sogni si sovrappongono e continuo a sognare tante persone che non ci sono più”. È un affettuoso omaggio alla sua famiglia e alla sua storia di vita intrecciata con quella della sua terra cosa Agostino Morabitocon un secolo di vita alle spalle, si affida a figlio Antonio che ha curato la pubblicazione “Apsie. Racconti, detti e mottetti dell’Aspromonte”pubblicato da Media&Books.

Il racconto, scandito da citazioni e fotografie, si apre con il forte e antico riferimento al responso dell’Oracolo di Apollo di Delfi, che guidò la fondazione di Reggio da parte del leggendario Ecista Artimede di Calcide: “Dove l’Apsìas, il più sacro dei fiumi, sfocia nel mare, nell’entroterra dove scorre, una femmina si avvinghia al maschio: lì fonda una città, perciò il Dio ti concede la terra Ausonia”.

L’evento: presentazione il 15 giugno

Verrà presentato il volume Sabato 15 giugno alle 20,30, in Piazza Municipio GallinaA ReggioCalabria, in occasione dell’incontro promosso dalla Fondazione Giuseppe Marino. Saranno presenti l’autore Agostino Morabito e il curatore Antonio Morabito.

La conversazione sarà animata da Valeria Varà, architetto ufficiale del Ministero della Cultura; Enzo Vitale, presidente della Fondazione Mediterranea; Santo Strati, editore e giornalista e Antonio Marino, presidente della Fondazione che quest’anno celebra il centenario della nascita di Giuseppe Marino nel cui ricordo è nata. L’incontro sarà arricchito dalle letture dell’attrice Gisella Rescigno e dell’attore Antonio Scorziello.

Il ricordo del figlio nell’epilogo del volume

“I racconti di mio padre Agostino fanno rivivere un mondo “antico”, in gran parte scomparso, ma pieno di ottimismo e di una buona visione del mondo. I valori e la saggezza del passato traspaiono in ogni racconto e detto. Il messaggio finale non può che essere un ricollegamento al passato, ai grandi tesori dell’antichità descritti abbondantemente nella Prefazione, agli appelli pressanti di Agostino per una vita più altruistica, più giusta, più solidale e generosa. Dal passato al futuro. Guardare al patrimonio delle generazioni che ci hanno preceduto e salvare la memoria collettiva per costruire un futuro migliore di pace, convivenza, equità e benessere”scrive nell’epilogo il curatore del volume, Antonio Morabito.

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