Elezioni comunali a Lecce, la Poli Bortone non riesce a raggiungere i 70 voti. Sarà al ballottaggio con il sindaco uscente Salvemini – .

Elezioni comunali a Lecce, la Poli Bortone non riesce a raggiungere i 70 voti. Sarà al ballottaggio con il sindaco uscente Salvemini – .
Elezioni comunali a Lecce, la Poli Bortone non riesce a raggiungere i 70 voti. Sarà al ballottaggio con il sindaco uscente Salvemini – .

Dopo il Bari, il 23 e 24 giugno ci sarà il ballottaggio anche per il Lecce.
I controlli sulle quattro sezioni impugnate non hanno sortito l’effetto sperato Adriana Poli Bortone, candidata sindaco del centrodestra. L’ex ministro resta sotto il 50% di consensi per soli 70 voti. Il risultato finale è rimasto al 49,87% contro il 46,81% ottenuto dal sindaco uscente Carlo Salvemini, sostenuto dal centrosinistra.
Nei giorni scorsi alcuni esponenti del centrodestra avevano segnalato incongruenze in diverse sezioni elettorali, su tutti i numeri 25, 26, 35 e 88. Tuttavia, nonostante siano state svolte ulteriori indagini sul caso, il verdetto è rimasto invariato. Poli Bortone accusa: «Ci sono stati risultati che non coincidono in molti gironi. Non abbiamo chiesto la revisione”. E prosegue: «Ora siamo pronti a chiamare alle urne i nostri elettori che in larga misura ci hanno scelto e che hanno negato nettamente il voto al sindaco che perde di oltre 4mila voti rispetto al 2019.
C’è stato un giudizio severo nei suoi confronti, ora noi e i nostri elettori dobbiamo essere compatti e uniti per dare alla città un’amministrazione diversa da quella attuale”.
Poli Bortone poi conclude: «Per raccogliere qualche voto, qualche mese fa è stato inaugurato un reparto fantasma presso l’Asl di Lecce, con la partecipazione del sindaco e della presidente del Consiglio regionale (Loredana Capone), che hanno tagliato il nastro delle foto ad uso e consumo dei media. Ma il dipartimento non c’è, non esiste”.
La risposta è arrivata prontamente Carlo Salvemini: «Siamo pronti a spendere tutte le nostre energie per il ballottaggio, non considero la politica una sfida. Chi vuole il braccio di ferro sappia che io ci sono ma per me la politica non è una sfida – e riguardo al calo dei voti – non è un mistero che ci siano stati soggetti che si sono riposizionati negli ultimi anni”.
Il clima politico a Bari non è più tranquillo. Da lunedì Romito (centrodestra unito) ha cambiato approccio, un post di ieri in cui scrive: «Mentre la sinistra a Bari e in Puglia porta inchieste, raccomandazioni e malaffare, il governo di centrodestra guida il G7. L’evento più importante del pianeta si svolgerà in Puglia, per scelta del governo che ha scelto di valorizzare la nostra terra”. E poi ha concluso: «Meglio questa vetrina o lo stile di Lerario e di tutti gli altri indagati della Regione Puglia e del Comune di Bari?».
Dal fronte del centrosinistra, Vito Leccese ha risposto pizzicato alle dichiarazioni di Romito sulla crescita dei suoi consensi: «È preoccupante che abbia così poca dimestichezza con la matematica, il centrosinistra è arrivato al 64% (comprese le liste a sostegno di Michele Laforgia come esclusione del M5s, ndr). Farebbe bene a chiedersi come, nonostante l’incessante campagna mediatica sulla mafia e le indagini, sia riuscito ad ottenerne solo 883 in più”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Il Bologna del 2004 è piaciuto – .
NEXT Forse intendevi… su NovaraToday – .