All’istituto Besta di Treviso tanti progetti per contrastare la dispersione scolastica – .

All’istituto Besta di Treviso tanti progetti per contrastare la dispersione scolastica – .
All’istituto Besta di Treviso tanti progetti per contrastare la dispersione scolastica – .

Quando si parla genericamente di scuola, nelle conversazioni da bar, spesso si tende a sottolinearne carenze e debolezze. Eppure sono tante le esperienze positive avvenute nelle scuole, anche nel nostro territorio, che meritano di essere raccontate di più. Come nel caso dell’istituto professionale Fabio Besta di Treviso, dove oggi sono presenti molteplici indirizzi (servizi commerciali per la web community, servizi di progettazione commerciale per la comunicazione visiva e pubblicitaria, servizi per l’assistenza sanitaria e sociale, servizi culturali e di intrattenimento, servizi sociali e servizi sanitari), istituto che, grazie ai fondi del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza, è riuscito a realizzare il “Progetto ABC – Una migliore possibilità, per prevenire l’abbandono scolastico”, che sta dando ottimi risultati.

“Grazie a questi fondi e a questo ampio progetto – dichiara la responsabile della Besta di Treviso, Renata Moretti – stiamo portando avanti tante attività: dal doposcuola agli incontri di orientamento individuali, passando per laboratori innovativi che spaziano dalla robotica, alla mindfulness, alla danceability. , ora anche un corso murale. Nelle scorse settimane, inoltre, abbiamo aperto uno sportello di riorientamento per chi deve cambiare scuola superiore dopo un anno, che ha subito riscosso grande apprezzamento. Perché come istituto non guardiamo solo all’aspetto educativo in senso stretto, ma lavoriamo anche sulla persona, sugli aspetti più prettamente psicologici e relazionali, per aiutare gli adolescenti a rafforzarsi e ad avere più strumenti e frecce. a loro prua, costruire il proprio progetto di vita, a partire dalla scelta della scuola giusta. Se riusciamo a proporre un’offerta formativa così ampia e qualificata, lo facciamo in virtù dei fondi che ci sono stati assegnati, ma anche grazie al valido corpo docente che ho la fortuna di coordinare”.

Lo sportello per il riorientamento scolastico

L’iniziativa è rivolta agli studenti del primo anno delle scuole superiori del territorio, che si sono resi conto di aver sbagliato la scelta della scuola secondaria. Lo sportello, già al completo, è gestito da esperti orientatori e psicologi, è gratuito e aiuta i bambini, ma anche le loro famiglie, che hanno bisogno di cambiare scuola.

“Lo sportello è entrato in funzione lo scorso 30 maggio e proseguirà per tutto il mese di giugno, presso la sede dell’Istituto Besta di Treviso – spiega il responsabile Moretti -, in Borgo Cavour 33. Prevede una serie di colloqui con esperti orientatori e psicologi , per sostenere gli studenti che, nel primo anno della scuola secondaria, hanno incontrato difficoltà accademiche o vissuto situazioni di fatica e disagio e stanno ripensando la loro scelta. In questa fase finale dell’anno scolastico, per alcuni di essi, potrebbe essere necessario pianificare un riorientamento verso altre istituzioni. Gli incontri con gli esperti allo sportello aiutano i ragazzi ad affrontare ed esplorare le proprie difficoltà, decidendo il proprio percorso scolastico-professionale con maggiore consapevolezza e serenità. Una serenità che viene trasmessa anche ai genitori”.

Laboratori di danzabilità e murales

Tra le altre diverse proposte extrascolastiche, a cui gli studenti Besta possono accedere in modo spontaneo e volontario, ci sono anche i laboratori di danzabilità, avviati lo scorso anno, e il laboratorio di murales.

“La Danceability è una tecnica di danza rivolta a tutti, con o senza disabilità. Nata negli Stati Uniti all’inizio degli anni ’90 – commenta la responsabile del progetto Besta, Laura Ragazzo – è una disciplina che coinvolge persone con e senza disabilità, offrendo loro la possibilità di incontrarsi e scambiarsi nella danza, grazie all’improvvisazione tecnica. Si basa sul rispetto e sull’ascolto degli altri, attraverso il dialogo fisico. Qui il corso dura una decina di incontri, di un’ora e mezza ciascuno, per un gruppo di massimo 22 ragazze e ragazzi. Si tratta di una proposta gestita da insegnanti qualificati e abbiamo potuto apprezzarne i vantaggi, poiché è una disciplina che aiuta a prendere consapevolezza del proprio corpo e della relazione con gli altri, aiutando a gestire meglio emozioni e ansie, che dopo il Covid hanno amplificato.”

Un altro progetto scolastico interessante è quello del murale, che sta prendendo piede in queste settimane, grazie al quale gli studenti stanno decorando una parete della sede Besta di via Medaglia d’oro. “Dalla progettazione, allo sviluppo della creatività, al lavoro di gruppo – aggiunge il responsabile docente Ragazzo – è un’opportunità in più che offriamo ai nostri studenti, per imparare, imparare a collaborare e scoprire qualcosa in più su se stessi”.

Insomma, tante attività pensate per una scuola attenta ai ragazzi, ai loro bisogni e alle loro specificità, il più inclusiva possibile, che riduca lo spettro dell’abbandono scolastico.

 
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