Quattro provvedimenti di espulsione emessi nei confronti di cittadini stranieri, due denunciati per il reato di detenzione abusiva di armi – .

Quattro provvedimenti di espulsione emessi nei confronti di cittadini stranieri, due denunciati per il reato di detenzione abusiva di armi – .
Quattro provvedimenti di espulsione emessi nei confronti di cittadini stranieri, due denunciati per il reato di detenzione abusiva di armi – .

Questura di Isernia

Nel primo pomeriggio del 12 giugno 2024, la Squadra Mobile della Questura di Isernia, allertata dalla Sala Operativa, è intervenuta per rintracciare una BMW station wagon con targa straniera, i cui occupanti, in atteggiamento sospettoso, erano stati notati all’interno il centro commerciale “In Piazza” intento a raccogliere donazioni per un presunto ente di beneficenza; alla vista degli addetti alla sicurezza, questi si erano frettolosamente allontanati.

Individuata l’autovettura, gli operatori sono riusciti ad identificare le quattro persone a bordo (due uomini e due donne di nazionalità rumena), le quali, considerato il loro comportamento poco collaborativo e l’assenza di plausibili giustificazioni alla loro presenza nella capitale, sono state portate sul posto Uffici della Squadra Mobile per ulteriori accertamenti.

Sul lato conducente dell’auto è stata rinvenuta una mazza da golf in metallo, mentre sul lato passeggero gli operatori hanno rinvenuto un coltello a serramanico nascosto nel vano portaoggetti della portiera ed una mazza di legno; tutto è stato debitamente sottoposto
sequestro, e i due uomini, che occupavano il lato del conducente e quello del passeggero anteriore, sono stati deferiti, congiuntamente, all’Autorità Giudiziaria per il reato di porto abusivo di armi o di oggetti atti ad offendere.

A conclusione delle attività della Squadra Mobile, ai quattro soggetti sono stati notificati altrettanti provvedimenti di espulsione coattiva emessi dal Questore di Isernia, in forza dei quali i medesimi soggetti non potranno più rientrare in questo Comune per un periodo di un anno, pena la violazione dell’art. 76 D.Lgs. n. 159/2011, che prevede la reclusione da 6 a 18 mesi e la multa fino a 10.000 euro.

In passato i soggetti sono stati deferiti all’AG per reati contro il patrimonio in alcune province del Nord Italia, come Venezia, La Spezia e Varese.

 
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