Carrarese-Vicenza, tanti spot per il calcio italiano. Taranto, sarebbe un peccato rompere un giocattolo quasi perfetto – .

Carrarese-Vicenza, tanti spot per il calcio italiano. Taranto, sarebbe un peccato rompere un giocattolo quasi perfetto – .
Carrarese-Vicenza, tanti spot per il calcio italiano. Taranto, sarebbe un peccato rompere un giocattolo quasi perfetto – .

L’editoriale di oggi si apre inevitabilmente con gli elogi alla Carrarese che, ribaltando ogni pronostico, riesce a conquistare la Serie B a quasi 80 anni dall’ultima apparizione attraverso un percorso playoff di altissimo livello. Benevento e Vicenza, sulla carta, sembravano le superfavorite, invece i toscani hanno messo in campo organizzazione difensiva, cinismo, determinazione agonistica e ottima condizione fisica, prevalendo con merito e senza subire nulla nel doppio match contro i biancorossi. Bravo mister Calabro, un allenatore reduce da esperienze contrastanti e che grazie a questa impresa può spiccare definitivamente il volo verso il grande calcio. Il rinnovo biennale lo avrebbe meritato, anche perché non era assolutamente facile incidere in questo modo come sostituto. Tra le note positive c’è anche l’atteggiamento sportivo dei giocatori e dei due gruppi di tifosi. Bello vedere i tesserati carraresi abbracciare e consolare i colleghi vicentini, altrettanto bello è stato il gesto degli ultras di casa che, per un attimo, hanno messo da parte i festeggiamenti recandosi sotto il settore occupato dagli ospiti per un applauso pieno di cuore e sportività. Gesti che avrebbero meritato le prime pagine dei giornali nazionali, quelli che evidentemente compaiono nei titoli di nove colonne solo quando si verificano episodi di violenza. Vogliamo fare una menzione speciale anche a Ferrari, attaccante che ha guidato i veneti per due anni, confermandosi un attaccante di assoluto calibro per la categoria. Non era nelle migliori condizioni fisiche, ma ha stretto i denti ed è stato a completa disposizione. Ha riportato un grave infortunio al crociato che lo terrà fermo fino alla fine dell’anno, ma in un calcio spesso egoista e in cui prevale il dio denaro, ecco un esempio di attaccamento alla maglia e senso di appartenenza. Chapeau! Altra curiosità: proprio come accaduto a Castellammare con Adorante, anche a Carrara è stato decisivo un attaccante arrivato nel mercato di gennaio. Finotto è stato l’uomo decisivo, il suo colpo di testa ha abbattuto il muro del Vicenza (senza Golemic) regalando al pubblico un sogno atteso da decenni. Conferma di quello che abbiamo sempre detto: la sessione invernale deve essere di aggiustamenti e non di rivoluzioni, è in estate che si dovranno allenare le squadre che affronteranno il campionato. Il Vicenza, però, si candida già a essere protagonista indiscusso del prossimo torneo di Lega Pro: l’aver riscattato Cuomo dal Sudtirol è un segnale inequivocabile di ambizione e progettualità, la sensazione è che sia solo questione di tempo per il ritorno tra i grandi. cadetti. In una prospettiva futura, in Campania proseguiamo sulla strada della continuità. Superata la delusione per l’eliminazione in semifinale, il Benevento decide di ripartire con Auteri. Ad Avellino, però, c’è ancora fiducia nel tandem Perinetti-Pazienza: due posti importanti e due squadre a cui basta qualche ritocco per puntare alla Serie B senza passare dai play-off. A Potenza, invece, inizia l’era De Vito, allenatore di lunga data che, però, dovrà riscattare le recenti esperienze fallite alla guida di Avellino e Arezzo. A Taranto è attesa fumata bianca per il proseguimento del rapporto di lavoro con Capuano. Intanto il tecnico di Pescopagano ha ritirato a Capaccio-Paestum il premio “Apadula”, un meritato riconoscimento dopo la sua straordinaria cavalcata alla guida dei rossoblu. Con enorme rammarico per quel rigore che cambiò molto le sorti dei pugliesi. Sarebbe un peccato rompere un giocattolo quasi perfetto riducendo le ambizioni, non sempre si può puntare al massimo spendendo meno degli altri e il Taranto merita investimenti concreti. Riparte da Padova Andreoletti, uno che ha dimostrato di stare bene con la Pro Sesto e che, a Benevento, aveva ereditato una situazione però non facile. Archiviato il breve e infelice periodo di Oddo dopo il precipitoso licenziamento di Torrente, il club biancoscudata ha individuato in lui l’uomo della rinascita a cui affidare un progetto basato sui giovani e su 2-3 pezzi di categoria ed esperienza. Infine, una parentesi sugli arbitri. Il romano Perri, che ha diretto con autorevolezza la finale, è ormai certo della Serie B così come lo è l’Arena di Torre del Greco. Il giovane Lovison, invece, scende in seconda fascia dopo gli errori commessi a Benevento. Per il quarto anno consecutivo la certezza sarà rappresentata dal designatore Ciampi, il cui lavoro sta dando i frutti sperati.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Truffe via SMS e WhatsApp, l’Asl Tse invita alla massima attenzione – .
NEXT Noli, villa abusiva in collina. Lo conferma la Corte Suprema. Ora è di proprietà comunale. 2/Due prestigiose residenze in vendita, Arte Savona incassa – .