«Mio Dio, quanti siete, i seminaristi avevano tutti il ​​giorno libero?» – .

DiSimona De Ciero e Sofia Francioni

Migliaia di persone al corteo della numerosa comunità LGBTQIA+ piemontese. Sfilano anche il sindaco Lo Russo e Vladimir Luxuria, che ironizzano sulle parole di Papa Francesco e poi prometteno: «L’European Pride 2027 è arrivato»

«Stia attento, Santità, qui c’è molto fagotismo». È uno dei tanti segnali di ciò Torino Pride affollata e colorata e che in barba al cielo plumbeo che da questa mattina minaccia temporale, è partito alle 16.30 da piazza Castello. “Tranquilla mamma, sono solo un frocio, non ho votato Vannacci” recita un secondo cartello portato a spalla da un gruppo di adolescenti. Il corteo, nato come gay pride, è diventato negli anni una grande festa dell’amore, sotto la Mole resta una tradizione capace di coinvolgere migliaia di personedi tutte le età, uniti per esprimere il proprio dissenso verso la discriminazione di genere. E urlare che il diritto alla felicità e all’autodeterminazione del proprio corpo riguarda tutti: donne, uomini, omosessuali, transessuali, non binari, fluidi.

Quest’anno, invece, il Pride in stile Savoia è iniziato all’insegna di controversia. Interno, tra i sostenitori della manifestazione, alcuni dei quali hanno rinunciato a firmare il documento politico. E tra i gruppi contrari al corteo che nella notte hanno applicato adesivi con la scritta “l’unico orgoglio è l’orgoglio nazionale” nel centro della città.

Bandiere palestinesi

L’Associazione Torino «Il treno della memoria» che ogni anno organizza viaggi ad Auschwitz in occasione della Shoah, durante il Pride Waves Bandiera palestinese. «La lunga associazione con i campi di concentramento ci permette di riconoscere il genocidio e questo è ciò che sta accadendo a Gaza» dichiara Andrea Tuamilitante del Treno della Memoria, seduto sul lato passeggero del vagone in movimento «Ne abbiamo discusso per un anno e abbiamo deciso di includere la resistenza palestinese nel Pride”. “Puoi essere fascista e razzista anche se sei ebreo, vorrei ricordarlo a tutti”, dice ancora Tua. Ecco la risposta dell’associazione ebraica queer Keshet.

L’associazione non è l’unica. Anche dal carro dell’Arci a un certo punto sventola una bandiera palestinese. Lungo il corteo ci sono molti ragazzi e ragazze che indossano kefiah o portano cartelli: “No Pride in genocide”. «Corpi liberi, terre libere».

Politici in corteo

Molti politici e rappresentanti delle istituzioni stanno sfilando in questi giorni tra la folla degli attivisti del Pride. Tra questi il primo cittadino di Torino, Stefano Lo Russoe gli assessori alle Politiche sociali e all’Ambiente Jacopo Rosatelli e Chiara Fogliettamarciando insieme all’attivista per i diritti Vladimir Luxuria che, in prima fila (come ogni anno) ha ricordato come «finché non avremo tutti gli stessi diritti, l’amore sarà sempre una questione politica, soprattutto ora che queste brutte destre avanzano in Europa».

L’Assessore ai Trasporti e all’Ambiente, Chiara Foglietta, balla sotto il carrozzone dei Giovani Democratici del Pd. All’epoca all’opposizione come consigliera comunale, nel 2018 è stata la prima in Italia a iscriversi Niccolò Pietro Foglietta Ghisleni figlio di due mamme, grazie alle forzature della sindaca di Torino, Chiara Appendino.

Ma ce ne sono molti politici presenti. Tra loro ci sono i parlamentari Marco Grimaldi (Avs) e Anna Rossomando (Pd), vicepresidente del Pd Chiara Gribaudola nuova consigliera della Regione Gianna Pentenero (Pd), la presidente del consiglio comunale Maria Grazia Grippo (Pd) e i grillini Alberto Unia e Valentina Sganga. Lungo il corteo arcobaleno sfila anche l’associazione Luca Coscioni.

Il discorso di Luxuria

Il corteo, durato quasi 2 chilometri, è finalmente giunto in piazza Vittorio Veneto alle 19.15. Il regista dello spettacolo sale sul palco Festival del cinema degli innamorati, Vladimir Luxuria, storico e implacabile campione del Torino Pride. «Lavorerò personalmente duro per portare il Orgoglio europeo qui a Torino, nella città dei diritti. Dobbiamo portare Pride, ancora più orgoglio, in Europa”. Luxuria guarda l’immenso pubblico: «Oh mio Dio, quanto frocio c’è oggi! I seminaristi avevano tutti il ​​giorno libero?».

Dopo il Papa, attacca il “mondo al contrario”. Generale Vannacci e l’avanzata della destra e dell’ultradestra: «Di fronte ai governi che ci promettono cose e spesso non le mantengono, e ai governi che ci minacciano, rispondiamo allo stesso modo: esistiamo e continueremo ad esistere. Farsene una ragione. Lotteremo sempre per essere quello che siamo”.
Questo orgoglio “è speciale per due motivi. Festeggiamo i 30 anni dal primo Pride Italiano. Mentre, l’anno prossimo, saranno 40 anni dalla nascita di Festival del cinema degli innamoratiche», anticipa il direttore, «quest’anno sarà più lunga: dal 10 al 17 aprile 2025».


Vai a tutte le notizie da Torino

Su Instagram

Siamo anche su Instagram, seguici: https://www.instagram.com/corriere.torino/?hl=it

Iscriviti alla newsletter del Corriere Torino

15 giugno 2024 (modificato il 15 giugno 2024 | 21:57)

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV cancella le frasi! • Partito CARC – .
NEXT Caritas Catania, oggi un incontro per ricordare 50 anni di storia. Monsignor Renna, “vicinanza costante ai fratelli più poveri” – .